De Siervo “Sfogo di Rabiot per Milan-Como? Rispetti i soldi che guadagna”

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ROMA (ITALPRESS) – Lo sfogo di Rabiot contro Milan-Como in Australia? Si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che é il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perchè questa partita si potesse giocare all’estero”. Lo ha detto l‘amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo a margine dell’assemblea di Lega allo stadio Olimpico, commentando le parole del centrocampista rossonero Rabiot che ha definito “folle” la decisione di spostare Milan-Como a Perth, in Australia.

“La salute dei giocatori è un elemento fondamentale, ci battiamo perchè questa cosa abbia delle logiche – ha aggiunto l’ad della Lega – Stiamo parlando di una cosa complicata, ma non impossibile. Stiamo cercando di farlo in una logica di armonia, soprattutto se la si pensa come un fatto eccezionale. La sfida organizzativa é complicata, le ore di volo sono tante ma si viaggia su una business class dall’altra parte del mondo, cosa che le squadre fanno stabilmente. I calciatori di vertice, che hanno stipendi commisurati alla fatica che svolgono, dovrebbero capire meglio di altri che questo è un sacrificio che si può fare”, ha concluso.

“Il Tour de France è partito da Firenze, il Giro d’Italia parte stabilmente dall’estero. Questo lo si fa per rinforzare il prodotto, non per indebolirlo. Mi auguro che i tifosi, che hanno a cuore il futuro del calcio italiano, capiscano che questi piccoli sacrifici portano dei vantaggi sul medio-lungo periodo”, ha aggiunto.

“La Nfl o la Nba giocano diverse partite all’estero – ha continuato De Siervo -. Questo nel rispetto dei tifosi, che soffrono questa distanza, ma i tifosi in realtà sono a livello globale. Il calcio si è interrogato. La Uefa ha risposto dicendosi contraria ma accettando l’eccezionalità di questo evento. Stiamo quindi parlando di un unicum, crediamo che se il calcio non agisce in maniera misurata e con delle regole certe, rischia di perdere posizioni rispetto ad altri sport”, conclude De Siervo.

Ipotesi Serie A a 18 squadre tramontata? Dal punto di vista industriale per le tre grandi leghe, quella inglese, spagnola e italiana, l’idea di restare a 20 squadre è un’idea che in questo momento ci convince. Perché nel momento in cui si calasse a 18, si perderebbe circa il 20% di eventi sportivi e anche una forma di rappresentatività, anche legata a grandi città e grandi territori e si andrebbe più rapidamente nella logica della compressione dei valori e degli interessi dei campionati nazionali rispetto a queste grandi competizioni europee”, ha detto De Siervo.

“Abbiamo avuto il merito e la fortuna negli ultimi anni di consentire a squadre italiane di arrivare in fondo alle competizioni europee e non è detto che questo accada sempre. Pensate se tutta l’aspettativa dei nostri tifosi fosse riposta solo sulle coppe europee dove per anni non abbiamo ottenuto i risultati meritati e sperati”, ha aggiunto De Siervo.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).