
Il Veneto conferma ancora una volta la sua vocazione internazionale grazie a due figure di spicco della diplomazia italiana, entrambi originari della nostra regione, oggi chiamati a rappresentare il Paese come ambasciatori in sedi cruciali per gli equilibri mondiali.
Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha espresso soddisfazione per la nomina del veronese Stefano Beltrame a nuovo Ambasciatore d’Italia a Mosca. “È un incarico di grande prestigio e delicatezza – ha dichiarato Zaia – che conferma il valore dei nostri conterranei nelle istituzioni nazionali e internazionali. Beltrame ha alle spalle una carriera diplomatica di prim’ordine, da Ambasciatore in Austria a Console Generale a Shanghai, senza dimenticare l’esperienza al mio fianco come consigliere diplomatico della Regione Veneto”. Una nomina che, sottolinea il governatore, “riempie di orgoglio il Veneto e garantisce una rappresentanza autorevole e competente in una sede tanto strategica”.

Sempre in questi giorni, un altro ambasciatore veneto è al centro dell’attenzione: Massimo Ambrosetti, nato a Padova e cresciuto a Vicenza, fratello dell’avv. Enrico. attuale rappresentante d’Italia in Cina. Il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti lo ha ricevuto a Palazzo Ferro Fini, sottolineando l’importanza del suo ruolo in un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione. “Con la Cina – ha ricordato Ciambetti – il Veneto vanta una lunga tradizione di rapporti culturali ed economici, basti pensare alle celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo che hanno coinvolto Venezia, Ca’ Foscari e la Fondazione Musei Civici. Le prospettive di collaborazione restano molteplici e significative”.
Beltrame e Ambrosetti incarnano così, ciascuno sul proprio fronte, la capacità dei veneti di mettersi al servizio del Paese con professionalità, esperienza e apertura al mondo. Due ambasciatori in sedi difficili e decisive, Mosca e Pechino, che rappresentano non solo l’Italia ma anche, idealmente, l’anima internazionale del Veneto.