Edizione Speciale Vinitaly 2021: i calici di vino italiano, primi attori della rinascita economica

172
A Vinitaly un profluvio di calici di vino rosso e bianco
A Vinitaly un profluvio di calici di vino rosso e bianco

Dopo due anni di sosta forzata, a Verona si è conclusa ieri, 19 ottobre, la tre giorni del Vinitaly 2021, Edizione Speciale. Entusiasmo e desiderio di riprendersi in mano una vita normale segnata da quasi due anni di pandemia sono stati ben rappresentati dai numerosi buyers, visitatori ed aziende presenti in Fiera.

Protagonisti della passerella scaligera uve, vitigni, e tanti calici profumati. L’andirivieni del pubblico partecipante,mescolato alla vivacità ritrovata delle aziende espositrici, riecheggiavano insieme alle superbe mescite, un simbolo della vita degli uomini: “in vino veritas”. Una vita ritrovata e che ricomincia. Un messaggio che lambiva i sorrisi destati da una levata di bicchieri, per ricelebrare simbolicamente la desiderata ripresa economica nazionale.

Le proposte di questa edizione della ripartenza hanno avuto la loro simbolica espressione con il Vigneto d’Italia, presentato nel proprio spazio espositivo dalla Coldiretti. Una selezione di vitigni e uve autoctone italiane, esibite al grande pubblico: Glera, Sagrentino, Sangiovese, Negramaro, Aglianico e Nerello Mascalese, tanto per citarne qualcuno. i vitigni dell’eccellenza enologica nostrana, dalle Alpi alla Sicilia, permeati da origini antiche, unici ed autentici.

Vino italiano record nell’Export in Oriente:+ 36,8% in Cina

Quattrocento le aziende espositrici. La Vinitaly Special Edition ha visto la presenza di operatori provenienti da 35 nazioni ed in particolare da Germania, Russia, Stati Uniti, Regno Unito e Canada fino alla piazza più grande del mondo, la Cina. L’osservatorio Vinitaly – Nomisma Wine Monitor ha registrato speciali performance in aumento esponenziale delle 12 principali piazze di vini tricolore. ”In Cina è il momento del vino italiano” ribadisce Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

Il vino Biologico, un primato tutto italiano

In Europa viene prodotto l’84% del vino bio del mondo. Il 75% di questo proviene da Italia, Francia e Spagna. ”Oltre 100 mila gli ettari di vigneto biologico in Italia, con un’incidenza sulla superficie vitata complessiva di quasi il 19%, la più’ alta d’Europa“, dichiara il docente. Davide Gaeta, dell’Università di Verona.

Mixology: acquaviti e distillati, nuove mete del gusto

Una nuova area tematica ha completato la manifestazione in riva all’Adige. Si è posta l’attenzione su un nuovo mercato per l’Horeca, rimarcando innovativi segmenti strategici di consumo, come l’inedito e curioso abbinamento dei nostri formaggi locali con il Sakè, distillato giapponese a base di riso. In contemporanea, nei tre padiglioni, anche Enolitech e Sol & Agrifood, c’è stata l’esposizione delle tecnologie enologiche e delle autenticità italiane dell’olio extra vergine d’oliva.

Prosek croato e Prosecco italiano: la tenzone è iniziata con la difesa di un simbolo del made in Italy

Il ministro Stefano Patuanelli, dopo il taglio del nastro all’inaugurazione di domenica, sollecitato sul tema caldo del riconoscimento europeo del Prosek croato, ha replicato seccamente: “non c’è la possibilità a nostro avviso che la Croazia vinca l’affaire Prosèk”. Lancia in resta dunque, con la voglia di riprendere la normalità difendendo i prodotti del nostro territorio.

Articolo precedenteDistretto concia Arzignano, a “Presa Diretta” risponde un tecnico. Opposizione chiede convocazione vertici Acque del Chiampo
Articolo successivoDigitale e gas serra delle TIC, Aduc: dipende da ciclo di vita, da estrazione materie prime a fabbricazione, trasporto, uso e smaltimento
Marco Spiandorello , padre di cinque figli,vive e risiede a Padova. Ha compiuto inizialmente gli studi professionali turistico alberghieri, completati con un percorso economico –giuridico all'Università di Perugia . Dopo giovanili esperienze lavorative nel settore turistico alberghiero in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, e l'assolvimento del servizio militare , ha iniziato l’attività imprenditoriale, giovanissimo, rilevando l’azienda di famiglia, un Centro di Formazione professionale di Padova. Contemporaneamente ha alternato esperienze lavorative , sempre in Italia e all’estero ,con l’insegnamento nella scuola pubblica e l’attività di cooperazione in particolare nel Paesi dell'Est Europa e dell'Africa Centrale . Nel 1994, dopo la partecipazione al concorso nazionale,viene immesso in ruolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in qualità di docente di scuola superiore per le discipline di marketing e laboratorio turistico alberghiero. L’insegnamento e l’esercizio della libera professione, oltre all’attività di impresa gli permettono di lavorare in diversi settori (istruzione e formazione professionale,industria turistica,pubblicaamministrazione,pmi,università’,agroalimentare,sicurezza,lavoro,termalismo,agroambiente,comunicazione pubblica,sociale, immigrazione e cooperazione),in quasi tutte le regioni italiane,e in diversi paesi esteri(Slovacchia,Spagna,Romania,Moldavia,Albania,Bielorussia,Ucraina,e Senegal). Solo negli anni 2000 si approccia a tematiche completamente diverse dall’origine del suo itinerario personale,organizzando azioni, e progettando studi, dedicati a due ambiti cruciali della vita del nostro Paese:l’Immigrazione e la Sicurezza pubblica insieme allo Sviluppo economico del territorio. Le sue esperienze professionali hanno registrato numerose attività, in qualità di organizzatore di eventi,missioni istituzionali e di cooperazione, oltre a diverse attività redazionali e giornalistiche a mezzo stampa e radiotelevisive. E' stato consulente degli Enti strumentali della Regione Veneto e Regione (Lazio Lavoro e Veneto Lavoro) negli anni 2003-2005 relativamente a progetti di formazione lavoro e gestione dei flussi migratori provenienti dalla Moldavia,Romania e Albania. Dal 2008 al 2015 è stato amministratore di diverse società di progettazione e gestione di attività di cooperazione nei settori turistico,culturale,economico e del lavoro in Ucraina,Albania,Moldavia e Romania. Dal 2013 al 2015 ha svolto l'incarico di direttore del CIMECT (Centro Internazionale della Moldavia per lo sviluppo della cultura turistica) presso l'Università di Stato Ion Creanga di Chisinau. Ha maturato numerose esperienze tecnico -politiche “dietro le quinte” collaborando come consulente esperto di consiglieri e amministratori locali e parlamentari nazionali ed europei dal 1990 al 2010 . Dal 2011 al 2015 e’ stato coordinatore della più’ grande struttura formativa nazionale Istituti Formazione Lavoro, accreditata nel settore del benessere , con più di 1000 allievi dislocati in quattro province del Veneto, allargando la sua esperienza nel settore della formazione professionale riconosciuta e finanziata avviata nel 1992. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di erogare attività di servizio pubblico per la Pubblica amministrazione (Regione Veneto formazione ) con la conseguente acquisizione di conoscenze e competenze nei sistemi di processo della progettazione,controllo e rendicontazione delle risorse pubbliche nazionali ed europee . Dal 2012 al 2014 è stato professore incaricato dell'Università di Stato “I. Creanga” a chisinau (repubblica di moldavia) nel Master “protecţia juridică a patrimoniului arheologic”. Dal 2016 è rientrato a tempo pieno ad insegnare laboratorio e cultura enogastronomica presso l’Istituto Alberghiero “Pietro d'Abano di Abano Terme. Dal 2017 diverse collaborazioni pubblicistiche in particolare con il giornale on line ViPiù, oltre ad essere consulente esperto per diversi enti di formazione professionale accreditati nelle regioni Emilia Romagna,Veneto,Lombardia,Lazio e Puglia. Sta completando il proprio curriculum studiorum con ulteriore percorso di formazione umanisticapresso l'Università di Padova ( corso di laurea in Progettazione e gestione del Turismo Culturale),dopo aver partecipato con una borsa di studio Erasmus ad un itinerario di studio internazionale presso l'Università Montaigne di Bordeaux, nell'anno accademico 2020-2021.