
Edoardo Vajente, candidato con “Uniti per Manildo Presidente”, propone un piano per affrontare l’emergenza del disagio giovanile in Veneto: centri di ascolto, programmi di prevenzione e un fondo dedicato alla salute mentale. “I giovani non sono soli, la politica deve tornare ad ascoltarli.”
In Veneto cresce un’emergenza silenziosa, fatta di ansia, attacchi di panico e disturbi alimentari che colpiscono un numero crescente di giovani. Una generazione fragile, spesso invisibile, che chiede ascolto e risposte concrete. A raccogliere questa sfida è Edoardo Vajente, candidato con “Uniti per Manildo Presidente” per Più Europa alle prossime elezioni regionali, che mette al centro della sua campagna la salute mentale giovanile.
«Ogni giorno incontro ragazzi che non dormono, che si sentono inadeguati, che hanno paura di fallire prima ancora di cominciare», racconta Vajente. «Dietro quei sorrisi stanchi c’è un grido di aiuto che spesso la politica non ascolta. È tempo di cambiare passo: la salute mentale non è un lusso, è un diritto».
Il suo progetto parte da tre azioni immediate e misurabili. La prima prevede centri di ascolto e prevenzione per i giovani, presenti in tutte le ULSS del Veneto e accessibili anche online, con équipe di psicologi, nutrizionisti e mediatori specializzati. “Chi chiede aiuto deve riceverlo subito, senza burocrazia o liste d’attesa”, sottolinea Vajente.
La seconda misura è il programma “Benessere 18-30”, che coinvolgerà scuole, università e centri di aggregazione con percorsi di educazione emotiva, gestione dello stress e alimentazione consapevole. Previsti workshop di mindfulness, laboratori artistici e campagne social per combattere stigma e isolamento, oltre a spazi di dialogo per genitori ed educatori.
Infine, il candidato propone il budget “Giovani in sicurezza mentale”, un fondo regionale destinato a finanziare progetti locali e iniziative culturali o sportive che promuovano inclusione e benessere psicologico. “Dal piccolo paese alla grande città – spiega Vajente – nessun giovane deve sentirsi solo.”
Entro 60 giorni dall’elezione, Vajente si impegna inoltre a istituire il Tavolo regionale “Benessere Giovani Veneto”, per mettere in rete scuole, famiglie, professionisti e associazioni in un’azione coordinata di prevenzione.
«Non possiamo più fingere che vada tutto bene – conclude Vajente –. I disturbi d’ansia e alimentari non sono debolezze, ma ferite che vanno curate con rispetto e competenza. Ai giovani voglio dire: non siete soli. La politica deve tornare ad ascoltarvi. È da voi che riparte il futuro del Veneto.»


































