
La campagna per le elezioni regionali venete entra nel vivo con Rucco e Formaggio già in corsa. Intanto, si prepara la “rivoluzione” della settimana corta nelle scuole. E Vicenza sale sul podio amaro delle truffe informatiche: +40% in cinque anni.

1. Elezioni regionali 2025: il centrodestra si scalda, Rucco punta alla giunta
Nel pieno del rebus sulle date ufficiali, Il Giornale di Vicenza (Il Corriere del Veneto non esce il lunedì, dopo i primi test estenderemo il servizio ai quotidiani veneti) segnala che la campagna elettorale per le Regionali d’autunno è già partita. L’ex sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, spalleggiato da Elena Donazzan, è attivissimo sul territorio e punta a un posto da assessore nella futura giunta. Tra i candidati di Fratelli d’Italia figurano anche Joe Formaggio, Andrea Nardin e, forse, Sergio Berlato. La Lega, in forte calo, si divide tra le correnti di Ciambetti-Lanzarin-Pretto e Bizzotto-Finco-Stefani, mentre Forza Italia spera in un seggio con Renzo Marangon. Nel centrosinistra, in salita come sempre in Veneto, la ricandidatura di Chiara Luisetto è data per certa; Antonio Dalla Pozza e Giovanni Manildo , candidato presidente per le attuali oppoisizioni di centro sinistra, completano la rosa PD.
2. Scuola: verso la settimana corta (ma nel 2026)
La vera rivoluzione scolastica arriverà, sempre secondo Il Giornale di Vicenza, salvo sorprese, nell’anno scolastico 2026-2027. Il servizio trasporti di SVT, la Provincia e le scuole superiori stanno pianificando il passaggio alla settimana corta, ancora in minoranza oggi tra gli istituti vicentini. L’obiettivo: anticipare le soluzioni per autisti sempre più difficili da reperire e orari compatibili con il rientro pomeridiano. Per l’anno scolastico 2025-26 non cambierà nulla, ma si lavora già ai nuovi assetti per evitare disagi e attese lunghe ai ragazzi.
3. Vicenza bersaglio di truffe online: +40% in cinque anni
I dati elaborati da Truffa.net segnalano un trend allarmante, come riporta Il Giornale di Vicenza: tra il 2019 e il 2023, le denunce per frodi telematiche a Vicenza sono cresciute del 40%. Si tratta del secondo reato più denunciato in Italia. Nel Vicentino, si registrano 582 denunce ogni 100.000 abitanti. Il phishing e le sue varianti (smishing e vishing) rappresentano il 55% dei casi, seguiti da marketplace truffaldini, finti bonifici, frodi sentimentali e false email bancarie. Il consiglio? Diffidare di richieste urgenti, link sospetti e comunicazioni da fonti non verificabili.