Regionali Veneto: Manildo su azioni strategiche, Stefani su imprese, Bui su Pfas

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La campagna elettorale per le elezioni regionali del Veneto, in programma il 23 e 24 novembre 2025, prosegue con interventi mirati dei tre principali candidati alla presidenza: Giovanni Manildo per il centrosinistra e Alberto Stefani per il centrodestra, oltre a Fabo Bui per i Popolari per il Veneto. I competitor hanno delineato le rispettive visioni, ponendo l’accento l’uno sul rilancio dei servizi pubblici, sul ruolo cruciale del tessuto produttivo regionale e sui Pfas, argomento molto sentito.

Regionali, Manildo: “Sette mosse per un Veneto di tutti”

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Giovanni Manildo

Giovanni Manildo, candidato della coalizione di centrosinistra (la più ampia degli ultimi decenni, composta da sette liste), ha presentato la sua piattaforma programmatica incentrata su sette grandi azioni strategiche per “creare futuro” e unire la Regione.

“Il Veneto ha bisogno di una nuova stagione, di un progetto capace di unire e non di dividere”, ha affermato Manildo, sottolineando che le sue “sette mosse” sono un “piano di lavoro realistico” con priorità chiare. Al centro ci sono i bisogni dei cittadini, con due precondizioni essenziali: una sicurezza diffusa basata su coesione sociale e tecnologia, e una partecipazione collettiva per rimettere i cittadini al centro delle scelte pubbliche.

Manildo ha illustrato i punti salienti del piano:

  • Sanità Pubblica: Un piano straordinario di assunzioni, il rilancio delle case di comunità, la riduzione delle liste d’attesa, la riforma delle strutture per anziani e il sostegno ai caregiver. Il candidato ha anche annunciato un prossimo assessore alla Sanità dal profilo tecnico e non politico.
  • Lavoro e Sviluppo: Formazione collegata ai distretti produttivi, incentivi a innovazione e sicurezza, e un fondo per la transizione energetica delle PMI.
  • Giovani: Strumenti per l’autonomia come il contratto d’ingresso per integrare i salari, sportelli di sostegno psicologico e accesso facilitato a casa e mobilità pubblica.
  • Casa: Un piano straordinario per il recupero degli alloggi ATER e il sostegno a canoni calmierati.
  • Anziani: Riforma delle Ipab, una rete di assistenza diffusa con 100 nuove strutture per cohousing e domiciliarità.
  • Trasporto Pubblico: Un grande piano integrato e sostenibile con un biglietto unico integrato, rilancio del progetto SFMR e maggiore frequenza dei treni regionali.
  • Ambiente ed Energia: Stop al consumo di suolo, rilancio delle rinnovabili da portare a 1kW per abitante, forestazione urbana e tutela del paesaggio.

“Creare futuro significa cominciare da subito, insieme”, ha concluso Manildo, annunciando che presenterà i sette punti in dettaglio nelle prossime conferenze stampa.

Regionali, Stefani: “Le aziende del Veneto sono prime in sostenibilità”

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Alberto Stefani

Sull’altro fronte, il candidato del centrodestra Alberto Stefani ha focalizzato il suo intervento sul ruolo delle imprese, intervenendo a margine di un incontro con Confapi Padova, a Borgoricco (Padova).

Per Stefani, sono le aziende venete a essere “prime in sostenibilità, in capacità di adattare la propria produttività e la propria produzione alle esigenze dell’ambiente”. Il candidato ha respinto l’idea di una contrapposizione tra economia e ambiente, evidenziando come la sostenibilità sia resa possibile “grazie alle tecnologie sviluppate dalle stesse aziende“, proponendo quindi un modello di sinergia.

Stefani ha poi ribadito l’importanza di un legame stretto tra politica regionale e mondo produttivo. A suo avviso, un futuro Assessorato alle Imprese e alle Attività produttive dovrà essere “sempre di più in mezzo alle imprese, in mezzo alle categorie economiche, capace di riuscire a costruire poi un programma di governo solido ma soprattutto che resta al passo con i tempi della società“.

Fabio Bui, Pfas: “Proteggere i veneti”

Popolari Veneto
Fabio Bui

“Non bastano le sentenze, serve un Veneto che protegga davvero la propria terra e la propria gente”. Con queste parole Fabio Bui, candidato presidente della Regione Veneto per i Popolari per il Veneto, interviene dopo la condanna in Corte d’Assise per l’inquinamento da PFAS, che continua a colpire Vicenza, Verona e Padova, contaminando acque e suolo per oltre 180 chilometri quadrati.

“Il Veneto sapeva da anni e ha agito troppo tardi. È il momento di dire basta ai rinvii: la salute non può aspettare la prossima legislatura”.

Bui presenta un piano concreto per la tutela ambientale e sanitaria:

  • Bonifiche avanzate con tecnologie come LIFE Capture e fitodepurazione.
  • Osservatorio Ambientale Indipendente per monitorare acque e suolo.
  • Incentivi alle imprese green e all’innovazione sostenibile.
  • Fondo regionale per la salute ambientale con screening gratuiti e risarcimenti.
  • Pressione sull’UE per il divieto totale dei PFAS.

“Le comunità venete chiedono giustizia e responsabilità. Mettere il Veneto al centro significa – conclude Bui – difendere la vita, l’ambiente e il lavoro delle nostre comunità.”