
(Adnkronos) – La copia di un testamento olografo del gennaio 1998, firmato dall'avvocato Giovanni Agnelli, è stato prodotto oggi, lunedì 29 settembre, in occasione dell'udienza della causa civile in corso a Torino, promossa da Margherita Agnelli nei confronti dei tre figli, John, Lapo e Ginevra Elkann. A fornirlo sono stati gli avvocati di Margherita. A quanto si apprende da fonti vicine a Margherita, il documento (GUARDA) sarebbe stato rinvenuto nel corso delle indagini, avviate dalla procura torinese nei confronti, tra gli altri, di John Elkann, Gianluigi Ferrero e del notaio Remo Morone. Nel documento, Giovanni Agnelli stabiliva che le sue partecipazioni nella società Dicembre, pari a circa il 25%, venissero attribuite al figlio Edoardo (scomparso nel 2000) "a modifica di altre disposizioni precedenti", revocando con ciò, secondo le fonti, le disposizioni di cui alla 'lettera di Monaco' del 1996, redatta prima che Gianni Agnelli si sottoponesse a una delicata operazione a Montecarlo e in cui si prevedeva che il 25% della sua partecipazione nella Dicembre venisse riconosciuto in favore del nipote John Elkann. La difesa degli Elkann precisa che "il presunto testamento di Gianni Agnelli, contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell'ambito del giudizio civile, non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull’assetto proprietario della società Dicembre". "Al momento del decesso dell'avvocato, infatti – evidenziano i legali in una nota – Edoardo era già scomparso: di conseguenza, le partecipazioni nella Dicembre di proprietà di Gianni Agnelli sono state trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un'azienda destinata al fallimento" “Inoltre, trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta”, concludono i legali dei fratelli Elkann osservando che “l’iniziativa del legale di Margherita appare dunque più rivolta a generare confusione mediatica che a un rigoroso approfondimento giuridico delle norme applicabili” —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)