
Era stato espulso dall’Italia per dieci anni già nel 2024, eppure si aggirava tranquillamente per le strade di Vicenza, finché non è stato fermato dalla Polizia di Stato. L’episodio è avvenuto la notte scorsa: alcuni agenti della Squadra Volante, durante il consueto servizio sul territorio, passando per Corso SS Felice e Fortunato hanno deciso di procedere al controllo di due persone. All’atto della verifica, attraverso la banca dati SDI, è emerso che a carico di uno dei due – un uomo di 36 anni originario del Kosovo – risultava un rintraccio/segnalazione emesso lo scorso 20 luglio dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Padova, con indicazione di accertarne l’identità, in quanto poteva trattarsi di un pluripregiudicato già espulso dal territorio nazionale.
Alla luce di questa segnalazione, il 36enne è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Vicenza, ove sono stati effettuati i rilievi foto dattiloscopici. Dalle comparazioni è emerso che l’uomo controllato era effettivamente il pluripregiudicato espulso in precedenza. Nel dettaglio, è stato riscontrato che in data 16 aprile 2025 il 36enne, su disposizione del Prefetto di Padova, era stato espulso per dieci anni, trattenuto all’interno del C.P.R. di Gradisca d’Isonzo e infine rimpatriato con scorta in esecuzione del decreto di espulsione, nel giugno 2024.
In considerazione di questi dati e alla luce dei numerosi precedenti a suo carico – in particolare reati contro la persona, il patrimonio, la P.A. e la fede pubblica – l’uomo è dunque stato tratto in arresto per il reato di violazione del divieto di reingresso, ai sensi dell’art. 13 co. 3 T.U.I. Il Questore sta predisponendo il provvedimento con il quale il soggetto sarà accompagnato in frontiera aerea.
Nota. Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.