Expo Osaka 2025, la Regione Liguria protagonista con la Blue Economy

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GENOVA (ITALPRESS) – Liguria ha aperto ufficialmente oggi i lavori all’Expo di Osaka, presentandosi al mondo come simbolo di eccellenza nel settore della Blue Economy, dopo il successo di ‘Ligurians. Artist of living” e del saper fare artigiano del giorno prima che ha visto la presenza di centinaia di migliaia di visitatori, in coda per cinque ore. Il panel si è svolto all’interno del Padiglione Italia che ha riunito per la Regione Liguria il Capo di Gabinetto del presidente della Regione Liguria, ammiraglio Massimiliano Nannini, il consigliere delegato allo Sviluppo Economico e ai Porti Alessio Piana, il Commissario Generale per l’Italia all’Expo Ambasciatore Mario Vattani, il vice ambasciatore italiano a Tokyo, il genovese Stefano Stucci, oltre a imprese, rappresentanti del mondo accademico e visitatori internazionali confermando la vocazione marittima della regione come motore di sviluppo sostenibile e innovazione.

Vattani ha dato il benvenuto questa mattina alla delegazione della Liguria guidata da Massimiliano Nannini. “Una settimana partita benissimo – ha detto l’ambasciatore – con la parte espositiva degli artigiani. Siamo felici di questa collaborazione costruita insieme alla conferenza delle regioni che sono quasi totalmente rappresentate, 18 su 20. Il pubblico attende in coda diverse ore davanti al padiglione Italia con un fenomeno anche di ritorno e questo aiuta tantissimo. Abbiamo costruito un racconto che fonde cultura, arte, musica con innovazione e alta tecnologia, quello che di più moderno ha da offrire l’Italia. Le regioni hanno portato contenuti nuovi, usando lo spazio per organizzare eventi di ogni tipo. La Liguria ha approfittato di questo strumento in modo metodico, perché avere successo in Asia necessita di continuità, preparazione e presenza e la Liguria ha dimostrato di saperlo fare”.

In un contesto globale sempre più attento alla salvaguardia dell’ambiente e all’economia circolare, la Liguria ha scelto di puntare sull’elemento che da sempre ne definisce l’identità: il mare.

Dalla cantieristica di alta tecnologia alla ricerca scientifica marina, passando per il turismo nautico, la portualità green e la valorizzazione del patrimonio costiero: la blue Economy ligure si è raccontata come un ecosistema in continua evoluzione, capace di coniugare tradizione e futuro.

“Un’occasione unica – ha detto il Capo di Gabinetto Massimiliano Nannini che ha portato i saluti del presidente Bucciche abbiamo voluto cogliere grazie all’Ambasciata d’Italia, per presentare la ricchezza della nostra regione e la qualità della sua vita che si coniuga con l’arte del saper vivere, tra passato e futuro. Il Giappone per noi è un Paese che ha già stretto legami con la Liguria e qui oggi ci sono aziende che lo testimoniano”.

“Siamo pronti a metterci al lavoro – ha continuato il consigliere regionale allo Sviluppo Economico Alessio Pianaper dare concretezza ai rapporti e consolidare ulteriormente i canali di dialogo. Ricordiamoci i 45 milioni di euro di merci già esportate nel continente asiatico e i 50 milioni importati. Abbiamo voluto portare a Osaka il cuore blu della nostra regione per far capire la possibilità di un’esperienza unica da vivere in armonia con il territorio, grazie al nostro essere capitale mondiale della nautica e laboratorio di avanguardia per la transizione ecologica nel settore marittimo”. 

Al panel sulla blue economy presente anche l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune della Spezia Patrizia Saccone e l’ad di Spediporto Giampaolo Botta che hanno sottolineato i 120mila occupati nel settore marittimo e della logistica in Liguria (che superano il milione se si guarda al Nord Ovest) e ha ribadito i benefici che la Liguria può offrire grazie a strumenti come le zone logistiche semplificate, zone franche doganali con significative semplificazioni burocratiche.

Da Confindustria Nautica, attraverso il suo vicepresidente Stefano Gianneschi è stato inoltre presentato in anteprima il 65° Salone Nautico Internazionale di Genova, che si svolgerà dal 18 al 23 settembre nell’area del waterfront di Levante, capace di generare un indotto tra i 65 e i 70 milioni di euro in pochi giorni e di richiamare operatori da oltre 30 paesi e 5 continenti. La Regione Liguria ha anche annunciato il lancio del Blue MetaDomain (BMD), un’iniziativa pionieristica a livello internazionale che trasforma l’Oceano in una nuova fonte certificata di valore ambientale, scientifico, economico e strategico.

Il progetto, sviluppato da Diotima Institute nell’ambito di The Transition Institute (TTI) – creato da Comune di Genova, Università di Genova e Diotima Society – pone il capoluogo al centro di un nuovo modello di governance oceanica, fondato sull’innovazione sistemica, la sostenibilità rigenerativa e l’intelligenza artificiale distribuita: si tratta del primo ecosistema digitale applicato.

Non sono mancati momenti di incontro tra enti di ricerca, la FILSE, finanziaria regionale della Liguria e aziende del cluster marittimo come Italian Blue Growth, MYWAY e l’Istituto Italiano di Saldatura, a testimoniare l’importanza della sinergia tra innovazione e dei rapporti già esistenti con il Giappone. Sempre nella giornata odierna è stata siglata infatti un’intesa tra Filse e l’Associazione Shiga dell’area metropolitana di Osaka che riunisce un centinaio di aziende, per dare vita a progetti condivisi di sviluppo economico sostenibile e a collaborazioni sul fronte dell’economia circolare e la green economy e anche per supportare la collaborazione tra la rete europea degli incubatori con le start up.

Il progetto parte dalla Liguria per il riutilizzo degli scarti derivanti dal pesce e dal riuso di prodotti collegati alla lavorazione del pesce. Ogni pesce produce il 70% di scarto che diventa un rifiuto, deve essere smaltito e costituisce un costo. Il progetto finanziato dall’Europa che si chiama EcoEfficient riunisce un parternariato molto ampio che comprende centri di ricerca, pescatori, grande distribuzione e pubbliche istituzioni. Si tratta di un punto di partenza per trasformare scarti di pesce in prodotti di cosmetica, nutraceutical, packaging e fertilizzanti. La partecipazione ligure a Expo 2025 si articolerà nei prossimi mesi in una serie di eventi tematici e confronti internazionali per attrarre investimenti nel settore marino-costiero, a partire dalla visita di circa 20 aziende giapponesi che a settembre saranno in Liguria.

-Foto Regione Liguria-
(ITALPRESS).