F1 GP Las Vegas, Isola: “Le gomme Hard sembrano le candidate ideali per la gara”

LAS VEGAS (USA) (ITALPRESS) – Il leader del campionato Lando Norris (McLaren) è stato il più veloce nella prima giornata di attività in pista al Gran Premio di Las Vegas, firmando un tempo di 1’33″602 nelle FP2, disputate due ore prima rispetto allo scorso anno. Secondo posto per Kimi Antonelli con la Mercedes, staccato di 0″029 dall’inglese, mentre Charles Leclerc è terzo con la Ferrari, utilizzando le gomme Medie a differenza dei due davanti su Soft, a 0″161 dalla McLaren. Il pilota monegasco ha concluso la sessione con la vettura ferma in una via di fuga a causa di un problema tecnico.

Nella prima ora di prove sotto le luci del Las Vegas Strip circuit, Leclerc è stato il più veloce in 1’34″802, davanti ad Alex Albon su Williams e Yuki Tsunoda (Red Bull Racing). La maggior parte dei piloti ha iniziato con la Medium, mentre Nico Hulkenberg (Sauber) è stato l’unico a utilizzare la Hard. Fernando Alonso (Aston Martin) è stato il primo a provare la mescola più morbida portata da Pirelli a Las Vegas. Tutte le vetture girano con livelli di carico aerodinamico molto bassi, simili a Monza, per adattarsi alla natura ad alta velocità di questo tracciato cittadino.

Qualche goccia di pioggia prima dell’inizio delle FP2 non ha avuto effetti significativi sulle condizioni dell’asfalto e l’intero gruppo è sceso in pista con le Medium, ad eccezione di Gabriel Bortoleto (Sauber), che ha utilizzato inizialmente le C3 prima di passare alle C4 come gli altri. Liam Lawson (Racing Bulls) è stato il primo a tentare una simulazione di qualifica con le Soft, seguito dal resto del gruppo a metà sessione.

A 20 minuti dalla fine sono state esposte le bandiere rosse per un tombino che si sarebbe allentato prima della curva 17. La sessione è ripresa con sei minuti rimanenti, ma a due minuti dal termine le bandiere rosse sono tornate per lo stesso motivo e la pista non è più stata riaperta. La classifica dei tempi non è dunque una fotografia totalmente affidabile oggi, visto che alcuni piloti non sono riusciti a completare la simulazione di qualifica. L’interruzione ha inoltre reso la sessione difficile da interpretare, perché i piloti non sono riusciti a effettuare long run utili per raccogliere dati in vista della gara. Il fatto che la pista sia sempre molto sporca all’inizio del weekend comporta un’evoluzione molto marcata e i tempi continueranno a scendere rapidamente domani, pioggia permettendo.

 “Come prevedibile, fin dalla prima sessione di prove libere si è notato chiaramente l’effetto dell’evoluzione della pista sul circuito di Las Vegas – l’analisi di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli Il tracciato, chiuso al traffico cittadino solo poche ore prima dell’ingresso delle monoposto, si presentava inizialmente molto sporco e ha iniziato a gommarsi progressivamente con il passare dei giri, come dimostrano i tempi registrati tra l’inizio e la fine delle sessioni. I tempi si sono abbassati anche rispetto alle stesse prove dello scorso anno: Lando Norris ha migliorato di poco più di due decimi il miglior crono di Hamilton nelle FP2 del 2024 e si è già avvicinato alla precedente pole position. Le basse temperature dell’asfalto hanno causato nelle FP1 del graining sulle mescole Medium e Soft, seppur inferiore all’anno scorso, che non ha però inciso sull’usura. L’asse maggiormente coinvolto è stato quello anteriore, il più soggetto al raffreddamento lungo il rettilineo principale del tracciato e origine del sottosterzo di cui le vetture possono soffrire su questa pista. La differenza d’aspetto finale tra le differenti mescole è stata in larga parte influenzata dai diversi programmi adottati dalle squadre. Le Medium, impiegate per più giri con alti carichi di carburante, hanno mostrato segni maggiori di graining rispetto alle Soft, utilizzate però quasi esclusivamente per le simulazioni di qualifica”. 

A detta di Isola, “il miglioramento della pista e i bassi carichi di carburante utilizzati nelle tornate della seconda sessione di prove libere, prima che venisse interrotta dalla bandiera rossa, hanno contribuito a migliorare decisamente le condizioni dei pneumatici. Le Hard, con tempi non lontani da quelli delle Medium, sembrano dunque le candidate ideali per la gara di domenica, soprattutto se si riuscirà a trovare la chiave per estendere il loro stint e sfruttarle al meglio nelle strategie possibili”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).