
La senatrice veneta Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato, si è attivata per far riavere a Davide Rebellin la sua medaglia d’argento. Il campione veneto, morto per un drammatico incidente nel novembre 2022, investito da un camion il cui autista è stato poi condannato per omicidio stradale, aveva infatti visto revocata la medaglia vinta nella prova in linea alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 per un’accusa di doping. «Ho presentato un’interrogazione al Ministro per lo Sport – ha dichiarato la senatrice Bizzotto – affinché venga avviato un percorso formale per la restituzione al ciclista veneto Davide Rebellin della medaglia d’argento vinta alle Olimpiadi di Pechino e successivamente revocata per un inesistente caso di doping dal quale il nostro ciclista è stato completamente scagionato con formula piena “perché il fatto non sussiste”. A Davide Rebellin devono essere restituiti la dignità e l’onore di un grande uomo di sport».
La senatrice ha ricordato la figura di campione esemplare e appassionato, che ha portato altro il nome dell’Italia in tutto il mondo: «Considerato il valore sportivo e umano della figura di Rebellin, ingiustamente privato della medaglia olimpica, è doveroso che il Governo e le istituzioni si facciano carico di un gesto di verità, rispetto e giustizia nei confronti suoi e della sua famiglia. Un riconoscimento che è ancora più doveroso dopo la tragica scomparsa di Davide, travolto, durante un allenamento, da un tir guidato da un camionista tedesco che è stato condannato a 4 anni per omicidio stradale aggravato dalla fuga. Un riconoscimento chiesto anche dal Consiglio Regionale del Veneto che ha approvato una mozione in tal senso promossa dai consiglieri Silvia Maino e Marco Zecchinato. Le istituzioni hanno il dovere di attivarsi affinché alla famiglia di Rebellin venga riconsegnata quella medaglia, simbolo di un successo sportivo limpido che ha dato lustro al ciclismo italiano».