Fine vita, Giani “Assurda l’impugnazione della legge toscana da parte del Governo”

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FIRENZE (ITALPRESS) – Con l’impugnazione della legge sul fine vita è stato fatto qualcosa “di retroguardia ed assurdo. Il governo ha dimostrato di non aver colto quello che invece è la dinamica di sviluppo, di pensiero di un Paese che guarda ai diritti, ai diritti delle persone nel decidere della propria vita e di quello che ciò comporta in termini di servizio pubblico a supporto dei cittadini che rivendicano i propri diritti”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine del forum della Piccola industria in svolgimento a Firenze, in merito alla decisione del Governo di impugnare la legge toscana sul fine vita.

“In questo caso-ha aggiunto Giani- la nostra è una legge non che afferma principi o definisce le moralità del fine vita medicalmente assistito. Semplicemente ha ripreso al 100% ciò che ha detto la Corte Costituzionale con la sentenza 242 del 2019 e che quindi in Italia già avviene. Però che cosa succede? In una Asl ci vogliono tre anni, in un’altra ci vuole pochi mesi, nell’altra ci sono tutti i giochi per cui non si può fare. Quindi una situazione di diseguaglianza e di ingiustizia fra le varie situazioni. noi riprendendo quella sentenza della Corte, che è già applicabile e che afferma che il fine vita avviene quando c’è una sofferenza che la persona non ritiene di poter più tollerare, una dipendenza da sostegni artificiali che è irreversibile, una patologia che è destinata sempre più a aggravarsi, nel pieno della propria coscienza scende. L’ha detto la Corte Costituzionale, noi l’abbiamo ricopiato nella nostra legge. Semplicemente abbiamo fatto una legge regionale per fissare con equità il rispetto per tutti, i tempi, le procedure, la commissione etica che valuta lo stato della situazione, In modo da garantire lo stesso trattamento a tutti i cittadini. Il fatto di sollevare incostituzionalità su questo è come dire alla Corte Costituzionale “Guarda, quello che hai fatto è sbagliato””.

“Io sono quindi convinto che la nostra legge passerà al vaglio e io mi impegnerò fino in fondo con tutte le mie energie perché giustizia sia fatta rispetto ai tentativi di strumentalizzare politicamente” questa vicenda. “Il governo invece che andare a ‘colpire’ la legge della Toscana avrebbe dovuto stimolare il Parlamento, perché la Corte costituzionale oltre a fissare i principi aveva detto che deve essere il Parlamento da a legiferare. È 6 anni” invece “che il Parlamento non legifera” ha concluso Giani.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).