Flotilla, liberi i parlamentari italiani fermati in Israele: oggi il rientro

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Flottilla

Sono stati liberati dalle autorità di Israele i 4 parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Lo ha reso noto la Farnesina.

Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza.

Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono già stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 delle 10 locali. L’ambasciata inoltre comunica di schierare personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.

Il Servizio Penitenziario Israeliano (Ips) ha reso noto di aver finora accolto oltre 200 detenuti della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. In una dichiarazione, l’Ips ha affermato che i detenuti sono stati trasferiti al carcere di Ktzi’ot, nel Negev, dove saranno sottoposti a un “procedimento legale da parte dell’Autorità per la Popolazione e l’Immigrazione”.

Le osservazioni preliminari di Hamas sul piano americano per Gaza sono state trasmesse ieri al presidente Donald Trump dall’emiro del Qatar in una telefonata. Lo riporta il quotidiano libanese al-Akhbar. Il giornale riferisce inoltre, citando le sue fonti, che i funzionari americani hanno chiarito al Cairo che il piano di Trump è “l’ultima opportunità” prima di consentire a Israele di condurre un’operazione militare su larga scala a Gaza per eliminare Hamas e altre organizzazioni terroristiche locali.

Secondo il quotidiano arabo londinese “Asharq Al-Awsat” Hamas e le fazioni palestinesi si trovano ad affrontare un dilemma riguardo alla loro posizione sul nuovo “piano Trump”. Secondo fonti di Hamas, il movimento non intende respingere completamente il piano, ma piuttosto valutare un’accettazione parziale con modifiche, principalmente su questioni relative al rilascio degli ostaggi, al ritiro israeliano e agli accordi di sicurezza. Fonti di altre fazioni considerano il piano come “un’immagine di sconfitta”.

Secondo il rapporto, le discussioni potrebbero concludersi entro pochi giorni e una risposta ufficiale potrebbe essere consegnata ai mediatori già oggi, con l’obiettivo di formulare una posizione palestinese unitaria.

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