Fondi PNRR, Ciro Asproso (Coalizione Civica per Vicenza): l’augurio è che Rucco sia all’altezza ma bocciatura PINQUA è brutto presagio

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Fondi PNRR
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Anche noi, al pari del sottosegretario agli affari europei Vincenzo Amendola, ci auguriamo che il sindaco Rucco si dimostri all’altezza del delicatissimo compito che gli spetta: governare il cambiamento della città facendo ricorso alle ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa e rientranti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – così inizia la nota sul PNRR per Vicenza che pubblichiamo e a firma di di Ciro Asproso (Coalizione Civica per Vicenza) -.

Asproso e Coalizione Civica
Asproso e Coalizione Civica

Malauguratamente, la bocciatura rimediata con il PINQUA (Programma innovativo per la Qualità dell’abitare) non lascia presagire nulla di buono, visto che siamo stati sopravanzati da città molto più piccole e (potenzialmente) meno strutturate di Vicenza. La ragione risiede in parte nella qualità dei progetti, ma molto dipende anche dall’approccio sistemico e, sotto questo profilo, scontiamo un deficit politico oltre che organizzativo.
Bisognerebbe lavorare, per tempo, a dei progetti condivisi con la città mediante un approccio interdisciplinare, e solo dopo partecipare ai Bandi di gara. Vicenza, al contrario, si ritrova troppo spesso a “progettare” e a chiedere risorse sulla base di ciò che prevedono gli assi di finanziamento e non, come sarebbe giusto, a partire da una seria elaborazione politica. Tra il PNRR e i programmi UE i soldi in questo momento non mancano, ma ovviamente bisogna dimostrare di meritarseli.
La strada da seguire e che ha fatto scuola in Italia, è quella intrapresa dal Comune di Modena oltre 20 anni fa: creare un Ufficio ad hoc che svolga una costante attività di project management (gestione del progetto), sia sui fondi a gestione diretta che sui fondi strutturali, composto (giusto per la cronaca) da una piccola comunità di 8 persone che negli ultimi 4 anni ha candidato 95 progetti e ne ha vinti 39. Parallelamente, sarebbe utile informare, orientare e dare assistenza su tutto ciò che l’UE offre e rappresenta, fornendo in tal modo anche un importante supporto al mondo del lavoro.
Noi, invece, ci serviamo di consulenti esterni che, per quanto bravi, vengono spesso attivati in situazioni di emergenza, in mancanza di una visione strategica, e senza alcuna sinergia tra i diversi settori dell’Amministrazione.
Inoltre, digitalizzazione, cultura e turismo non sono gli unici ambiti in cui è possibile attivarsi; grazie al PNRR c’è l’opportunità di intervenire anche su inclusione e coesione sociale. I Comuni possono infatti presentare progetti a sostegno di famiglie e bambini vulnerabili, per il potenziamento della rete di assistenti sociali con servizi a domicilio, o per la riconversione di RSA per anziani in appartamenti protetti.
Recupero della coesione sociale e riqualificazione urbana sono sfide ineludibili per il futuro delle nostre città, ma abbisognano di almeno tre condizioni per realizzarsi:
Un’ampia disponibilità di risorse economiche, il coordinamento delle iniziative e delle competenze di una molteplicità di soggetti pubblici e privati, la mediazione tra interessi contrastanti. Ciò che occorre è dunque un’attenta, costante e ragionata attività politica, in grado di fare da catalizzatore delle risorse e da volano per le iniziative.
In sintesi, bisogna disporre di una struttura agguerrita e ben rodata in fase di progettazione, ma servono anche amministratori lungimiranti e capaci, che volgano lo sguardo oltre l’orizzonte delle prossime elezioni avendo a cuore l’interesse pubblico e la democratizzazione dei processi decisionali.
Ciro Asproso