
Foto on line senza consenso: a quanto pare è la nuova frontiera della violenza di genere e il modo peggiore con cui si può fare uso della tecnologia digitale, definita con troppo ottimismo intelligenza artificiale. Anche l’eurodeputata vicentina del Pd Alessandra Moretti ha denunciato l’abuso on line da parte di un forum denominato “Phica”, dove sono state diffuse sue foto o spezzoni di video senza autorizzazione, modificate e con l’accompagnamento di commenti osceni. Un trattamento inaccettabile, subito da molte altre donne, anche famose, impegnate in politica, nel giornalismo o nello spettacolo (restando in ambito vicentino, è stata presa di mira anche la modella e conduttrice Elisa D’Ospina). Un reato a tutti gli effetti per il quale però anche lo sporgere denuncia diventa un atto di coraggio, perché il sorrisetto canzonatorio, il sogghigno, il minimizzare o addirittura il colpevolizzare chi ne è vittima sono sempre in agguato. Alessandra Moretti, che ha annunciato di avere sporto denuncia, invitando anche altre vittime a fare altrettanto, ha raccolto la solidarietà della capogruppo del Pd in consiglio regionale Vanessa Camani: “A nome del Gruppo del Partito Democratico – ha dichiarato l’esponente dem – esprimo la totale solidarietà alla nostra europarlamentare Alessandra Moretti, vittima di abusi online attraverso la pubblicazione non autorizzata di sue foto sul forum Phica. Un fatto grave, che dimostra quanto la violenza contro le donne possa colpire ciascuna di noi e quanto sia necessario e urgente che ciascuna di noi si mobiliti per interrompere questa spirale di sopraffazioni”.
Anche Camani ha sottolineato l’importanza di denunciare, seguendo l’esempio dell’eurodeputata: “La forza con cui Alessandra ha deciso di denunciare questi fatti inaccettabili deve essere d’esempio e di incoraggiamento per le tante donne che quotidianamente sono esposte agli abusi maschili e che non hanno possibilità di difendersi. Come Alessandra – ha concluso Camani – saremo sempre accanto a ogni donna che si senta ferita, offesa o abusata. La violenza contro le donne trova nuove forme, anche e soprattutto attraverso le tecnologie: per questo è urgente rafforzare la nostra presenza e il nostro impegno anche su questo fronte.”