Franco Vanni chez Alberto Galla duetta con Eva Massari sul suo nuovo giallo “La regola del lupo”

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Un libro si legge, una presentazione si vive e non si racconta: per cui se del nuovo giallo e della biografia del suo autore di seguito” proponiamo solo un breve cenno, in video mostriamo agli assenti di oggi, 10 aprile, alla Libreria Galla la coinvolgente chiacchierata tra Franco Vanni, autore del nuovo romanzo “La regola del lupo” (a seguire , appena pubblicato dalle edizioni Baldini+Castoldi, e la sua Eva Massari, il suo metronomo (al femminile) ideale per questo tipo di happening, il tutto dopo l’introduzione e il saluto di , il libraio gentleman di Vicenza apprezzato dai suoi colleghi anche in tutta Italia.

Franco Vanni (Milano, 1982), cronista al quotidiano «la Repubblica», ha seguito centinaia di casi di cronaca nera e giudiziaria. È docente al master in Giornalismo dell’Università Cattolica. Insegna all’Accademia del giallo. Con tre amici cura il blog di pesca anonimacucchiaino.it. Nel 2015 ha pubblicato Il clima ideale, suo primo romanzo, premiato come migliore esordio italiano alla trentesima edizione del Festival du Premier Roman de Chambéry. Nel 2017, con Andrea Greco, ha scritto il saggio d’inchiesta Banche impopolari (qui la presentazione su VicenzaPiu.com). Nel 2018 Franco Vanni ha pubblicato per Baldini+Castoldi il giallo Il caso Kellan, in cui compare per la prima volta come protagonista il giornalista-investigatore Steno Molteni.

La regola del lupo, di Franco Vanni

*Il libro. Due colpi di pistola, all’alba, spezzano il silenzio e la quiete del lago di Como. Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio.

A uccidere il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui c’erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna. Chi ha sparato e perché?

«Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana», dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l’è costruita da sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell’agio. Ma nulla è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in tragedia.

A indagare sull’omicidio è Steno Molteni, ventisettenne giornalista del settimanale milanese di cronaca nera «La Notte». Dalla stanza 301 dell’albergo Villa Garibaldi, dove vive e in cui la sera lavora come barista, raggiunge al lago la bella Sabine, fotografa di origini eritree. Gli interrogatori ufficiali e i sopralluoghi sulla barca invece sono portati avanti da Salvatore Cinà, maresciallo dei carabinieri di Bellagio prossimo alla pensione. Due indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.