Gabriele Tasso su VicenzaPiù Viva n. 302: “La sicurezza del territorio vicentino e veneto nasce dalla prevenzione”

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Gabriele Tasso
Gabriele Tasso

Il sindaco di San Pietro Mussolino Gabriele Tasso corre in Regione con Forza Italia per mettere a disposizione la sua esperienza a tutto campo: amministrativa, professionale e di volontariato (dallo Speciale redazione Elezioni regionali di VicenzaPiù Viva n. 302 in edicola).

Nato nel 1988, una laurea in giurisprudenza con tesi in “Le funzioni del Sindaco in materia di protezione civile”, Gabriele Tasso viene eletto sindaco del comune di San Pietro Mussolino nella tornata di maggio 2014. Volontario di protezione civile con specializzazione di taglio alberi, rischio idrogeologico e antincendio boschivo, da sempre si interessa di volontariato nelle comunità. Dopo aver partecipato a svariati interventi (tra i più importanti quelli per la tempesta Vaia, partecipando a ben due campi nel giugno e nel luglio del 2019, e gli incendi sul monte Marana); pratica vari sport come il pugilato e la corsa. Attivo nel volontariato anche nel corpo Militare Volontario della Croce Rossa con abilitazioni in termini di medicina tattica e primo soccorso, lo spirito di partecipazione e di altruismo è parte integrante della quotidianità del sindaco di San Pietro Mussolino. Nella vita non poteva che fare l’assicuratore, andando a specializzarsi nella copertura di famiglie e aziende dalle calamità naturali, lavorando come specialista nel settore in una delle più importanti realtà assicurative del vicentino, quale il gruppo A&G di Arzignano. Papà felice di Vittoria e Ettore, Gabriele Tasso, nel corso del suo terzo mandato da Sindaco, ha scelto di mettersi in gioco per le elezioni regionali candidandosi alla carica di Consigliere regionale per Forza Italia: portare la sua esperienza, umana, professionale ed amministrativa, nel consiglio regionale veneto è il suo primo obiettivo. Il programma di Tasso, grazie alla sua esperienza complessiva, è ovviamente ricco, dalla sanità al sociale, dai giovani allo sport. Ma la sua candidatura nasce proprio dalla volontà di intervenire in maniera strutturale per proteggere famiglie e imprese dalle calamità naturali che sempre più le colpiscono. La regione del Veneto ha importantissime funzioni in materia di prevenzione: attraverso i consorzi di bonifica, il genio civile ed il servizio forestale regionale si può intervenire in maniera strutturale per manutenere corsi d’acqua, montagne, strade silvo-pastorali e bacini di laminazione in generale. Il territorio, che va dalle montagne al lago, dalle colline al mare, ha bisogno di investimenti importanti e concreti che non possono più aspettare. Come cita il d.lgs. 1/2018, meglio noto come “codice di protezione civile”, prima di qualsiasi tipo di intervento di protezione civile per gestire le emergenze, la cosa più importante è la prevenzione e su questo Tasso si vuole concentrare. Non esiste famiglia, azienda, pubblica amministrazione che possa lavorare bene senza avere messo al sicuro persone e cose dagli eventi avversi perché con questo tipo di interventi si possono prevenire la perdita di vite umane e le conseguenze catastrofiche sempre più frequenti. Inoltre, grazie all’esperienza maturata in materia di volontariato, il candidato di Forza Italia nella provincia di Vicenza crede che un coinvolgimento sempre maggiore delle associazioni di pubblico soccorso nella vita quotidiana con una sorta di formazione diffusa, può garantire una maggiore sicurezza per tutti i cittadini e contribuire a costruire il cittadino del futuro, consapevole, partecipe e protagonista della vita sociale. Se scuole, università, aziende, pubbliche amministrazioni e associazioni devono essere unite da una volontà e una conseguente azione di condivisione sussidiaria per rendere migliore la vita di tutti, è necessario uno spirito liberale quando si parla di iniziativa, ma sociale quando si parla di opportunità. Per questi motivi Gabriele Tasso si identifica nella linea di Forza Italia e punta, con la sua candidatura, non a un Veneto nuovo ma semplicemente a far sì che i vicentini e i veneti del futuro siano in continuità ma allo stesso tempo in evoluzione rispetto al passato.