
(Adnkronos) – Sul caso Garlasco, "premesso che, come sapete, non posso, non debbo e non voglio parlare di vicende in corso, quello che posso dire è che trovo irragionevole che dopo una sentenza o due sentenze di assoluzioni, sia intervenuta una condanna senza nemmeno rifare l'intero processo. Tutto questo è irrazionale". A dirlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a Zona Bianca su Rete4. "È irrazionale perché se per legge si può condannare soltanto, al di là di ogni ragionevole dubbio, quando uno o più giudici hanno già dubitato al punto da assolvere, non si vede come si possa condannare. Questo secondo me è irragionevole e andrebbe cambiato con una riforma che noi abbiamo provato a fare e abbiamo fatto a metà". "No, questo assolutamente no", risponde poi il ministro a chi gli chiede se possano esserci conseguenze per i magistrati della vecchia inchiesta su Garlasco nel caso in cui emergessero delle nuove verità. "Secondo me la responsabilità si può avere soltanto quando il magistrato o non conosce la legge o dimostra di non conoscere le carte. E' proprio per questo che per tutti i processi esiste nei paesi democratici un doppio o triplo grado perché si presume che la sentenza possa essere sbagliata". "Io credo che purtroppo in questo momento l'opinione pubblica e l'opinione del cittadino nei confronti della giustizia sia abbastanza negativa", replica quindi il ministro a chi chiede se tema che la vicenda possa avere un impatto negativo per la giustizia a livello di opinione pubblica. "Secondo me – ha poi aggiunto – più di una colpa dei magistrati è una colpa delle leggi. I magistrati amministrano queste leggi che sono imperfette e che consentono addirittura di procrastinare dei processi all'infinito anche quando bisognerebbe avere il coraggio di chiuderli". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)