
(Adnkronos) – "Siamo all'inizio di una nuova fase dei combattimento a Gaza in linea con la decisione del governo", ha affermato il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir che la scorsa settimana non aveva nascosto le sue critiche all'operazione per l'occupazione della Striscia che, aveva detto, avrebbe "trascinato Israele in un buco nero". Tutte le opzioni presentate al gabinetto di sicurezza sull'operazione "hanno come obiettivo la sconfitta di Hamas", ha aggiunto l'alto ufficiale, dopo che era stato criticato per aver citato come rischio collaterale dell'occupazione la messa a rischio degli ostaggi israeliani ancora sequestrati da Hamas. "Svilupperemo i metodi migliori sulla base degli obiettivi definiti mantenendo professionalità e i principi che guidano le nostre azioni. Procederemo sulla base della prontezza delle forze e delle armi, con in mente gli ostaggi, faremo il possibile per garantire che rimangano in vita e per portarli a casa", ha precisato, nel corso di un intervento sulla valutazione delle forze. I piani alternativi presentati al governo "avevano comunque come obiettivo la sconfitta di Hamas, con la piena comprensione di tutte le implicazioni". "L'Idf sa come prendere il controllo di Gaza City, proprio come sapeva come prendere quello di Khan Younis o di Rafah. Le nostre forze hanno effettuato manovre in passato nella città e sappiamo come rifarlo", ha aggiunto, sollecitando tuttavia la possibilità di concedere "respiro" ai militari e ai riservisti per poter continuare le operazioni a Gaza "nel modo più efficace e ottimale, preservando le forze per il futuro". "Siamo aperti al riconoscimento della Palestina, ma dobbiamo lavorare alla costruzione di uno Stato palestinese", ha intanto affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento sul Medio Oriente alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Ue, precisando che "la Cisgiordania e Gaza devono essere riunificate, senza alcun ruolo per Hamas" e che "l'Autorità Palestinese è il nostro unico partner". "L'Italia ha portato proposte concrete e operative alla Conferenza di New York sulla soluzione a due Stati, co-presiedendo il gruppo di lavoro sulla Sicurezza", ha aggiunto il ministro, ribadendo che l'Italia "sostiene pienamente il piano egiziano per la ricostruzione di Gaza", di cui ha Tajani ha parlato più volte con la controparte, Badr Abdelatty. "Siamo contrari a qualsiasi piano di occupazione di Gaza", ha poi detto. "Venerdì scorso, insieme a molti partner Ue e internazionali, abbiamo firmato una dichiarazione molto chiara su questo", ha aggiunto, sottolineando che "l'espansione delle operazioni militari metterebbe in pericolo altre migliaia di civili innocenti". "Qualsiasi tentativo di annettere parti di Gaza o della Cisgiordania non fa che rafforzare la causa terroristica di Hamas e minare il percorso verso uno Stato palestinese", ha continuato Tajani. "Sul processo di pace, il nostro obiettivo è riavviare il processo politico verso due Stati che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza", ha detto ancora, aggiungendo: "Siamo pronti a prendere in considerazione nuove sanzioni contro i coloni violenti". E ancora: "Siamo fermamente contrari a qualsiasi sfollamento di massa dei palestinesi. La nostra linea è chiara: fine della guerra, liberazione degli ostaggi e garanzia di pieno accesso dell’aiuto umanitario". "Su questo lavoriamo duramente. Stiamo lanciando molti aiuti con aerei dell’aeronautica militare, o in collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti", ha aggiunto il ministro. "Abbiamo raggiunto le 300 tonnellate di aiuti umanitari inviate nella Striscia con l’iniziativa “Food for Gaza”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)