
L’inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha presentato a Israele e ad Hamas una versione modificata della sua precedente proposta per un accordo di cessate il fuoco a Gaza e rilascio di parte degli ostaggi.
Lo ha riferito una fonte al Jerusalem Post, secondo cui un nuovo eventuale accordo includerebbe il rilascio di 9 ostaggi ancora vivi e di 18 ostaggi deceduti. Inoltre, entrambe le parti concorderebbero un cessate il fuoco di 60 giorni.
La proposta chiarisce che, al termine di questo periodo, Israele potrà riprendere i combattimenti se lo desidera, o prorogare il cessate il fuoco se fossero in corso negoziati significativi.
Infine, le Idf si ritirerebbero dalle aree recentemente conquistate nella Striscia di Gaza e la distribuzione degli aiuti umanitari tornerebbe alle Nazioni Unite. In particolare, ciò sostituirebbe la distribuzione degli aiuti tramite i centri all’interno della Striscia di Gaza da parte della Gaza Humanitarian Foundation, gestita da volontari americani.
Sono almeno 37 i morti dalle prime ore di oggi nella Striscia di Gaza dove proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas avviate dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera. L’emittente riporta dati del ministero di Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas, secondo cui 19 persone sono morte in operazioni che hanno preso di mira il campo profughi di Bureij.
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