Gaza, tre bambini feriti ricoverati in Veneto negli ospedali di Padova e Verona: “Solidarietà senza confini”

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Bambini di Gaza in arrivo negli aeroporti italiani e accolti in vari ospedali italiani
Bambini di Gaza in arrivo negli aeroporti italiani e accolti in vari ospedali italiani

 

Tre giovanissimi pazienti arrivati dalla Striscia di Gaza nella notte scorsa sono stati accolti negli ospedali di Padova e Verona. A confermarlo è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che parla di “spirito di solidarietà” e di cure garantite “senza alcuna distinzione”.

I piccoli fanno parte del gruppo di oltre trenta bambini palestinesi atterrati in vari aeroporti italiani con voli speciale dell’Aeronautica Militare, trasferiti poi in varie strutture pediatriche italiane, come riportato da SkyTG24. L’iniziativa è frutto di un’operazione umanitaria coordinata a livello nazionale per offrire assistenza medica urgente ai feriti della guerra in corso.

Questi gli ospèedali di destinazione Bambin Gesù di Roma, Santo Bono di Napoli, Azienda Ospedaliera di Padova, Gaslini di Genova, Opa di Massa, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Azienda Ospedaliera di Perugia, Policlinico Sant’Orsola di Bologna, Niguarda e Buzzi di Milano, Meyer di Firenze, Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, “Spedali Civili” di Brescia, Azienda Ospedaliera di L’Aquila, “Cisanello” di Pisa

Il dettaglio dei ricoveri in Veneto

  • Padova – Presso la Pediatria d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera è arrivata una bambina di 8 anni con gravi lesioni da scoppio. È accompagnata da due familiari adulti, anch’essi valutati al Pronto Soccorso Centrale.
  • Verona – All’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento sono stati ricoverati un ragazzo di 15 anni con gravi lesioni da scoppio e una bambina di 8 anni affetta da una grave patologia.

Zaia: “Oltre alle cure, un filo di speranza”

“Accogliamo questi feriti affinché presso le nostre strutture sanitarie possano avere cure adeguate – ha dichiarato Zaia –. Di fronte alla tragedia, il Veneto è sempre pronto ad accogliere chi ha bisogno e garantirgli l’assistenza più adatta, indipendentemente dalla provenienza o dallo schieramento”.

Il presidente ha spiegato di essere in contatto costante con le direzioni ospedaliere per seguire le condizioni cliniche dei piccoli pazienti di Gaza. “Sono consapevole – ha aggiunto – che nessuna cura potrà cancellare lo strazio del dramma che hanno vissuto, ma sono certo che possiamo trasmettere un filo di speranza nelle loro vite segnate dalla devastazione”.