Gaza, Trump annuncia accordo di pace a Sharm el-Sheikh: tregua e liberazione progressiva degli ostaggi

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Pace a gaza (credits EPA/REHAN KHAN)
Pace a gaza (credits EPA/REHAN KHAN)

Israele e Hamas hanno accettato un piano di cessate il fuoco mediato da Egitto, Qatar e Stati Uniti. Oggi alle 11 italiane la firma e sabato il rilascio degli ostaggi. La tregua scatterà nelle prossime ore. Previsti corridoi umanitari per Gaza e una missione internazionale di monitoraggio (fonte RaiNews.it).

Dopo mesi di guerra e giorni di negoziati serrati, a Sharm el-Sheikh è stato annunciato l’accordo di pace tra Israele e Hamas. È Trump ad annunciare per primo l’accordo sulla prima fase dopo aver mostrato ottimismo poche ore prima. Ecco il suo post su Truth: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace. Tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. Benedetti gli operatori di pace!”

La notizia, confermata da fonti egiziane e rilanciata dai media internazionali, segna una svolta storica nel conflitto che da quasi un anno devasta la Striscia di Gaza.

L’intesa prevede un cessate il fuoco immediato e verificabile, l’apertura dei valichi umanitari di Rafah e Kerem Shalom, e un piano di rilascio graduale degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza, in cambio della scarcerazione di un primo gruppo di prigionieri palestinesi. A supervisionare l’accordo sarà una missione internazionale di monitoraggio, coordinata dalle Nazioni Unite con la partecipazione di osservatori europei e arabi.

Il premier israeliano e la leadership di Hamas hanno dato il via libera “per ragioni umanitarie”, accogliendo la proposta elaborata dal Cairo con il sostegno diplomatico di Qatar e Stati Uniti.

La comunità internazionale ha accolto con favore la notizia. Il segretario generale dell’ONU ha parlato di “un passo indispensabile verso la fine delle ostilità e la ricostruzione della fiducia”, mentre a Gaza si sono registrate prime manifestazioni di gioia tra le famiglie dei civili sopravvissuti ai bombardamenti.

Resta ora da capire se la tregua potrà trasformarsi in un accordo politico duraturo, che ponga le basi per un futuro di coesistenza stabile e per la ricostruzione del territorio devastato.