Gemmato, sottosegretario alla salute stupefacente… e stupefatto

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Sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, FdI, a Rai Due (Re Start)
Sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, FdI, a Rai Due (Re Start)

Esplode il caso Gemmato”! Nemmeno un mese dal giuramento del governo Meloni che già fioccano le richieste di dimissioni per il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, FdI, reo di avere disconosciuto su Rai 2 (Re Start) l’efficacia dei vaccini anti covid, nel limitare la mortalità della malattia: “Senza vaccini sarebbe stato peggio? Non c’è prova“.

Da Conte a Letta, da Calenda a Speranza, tutti ne chiedono la testa, mentre dalle parti dalla maggioranza si fa finta di niente, nel classico stile Càlati juncu ca passa la china.
 
Personalmente, ciò che mi infastidisce di più non è tanto la stupefacente sparata di Gemmato, di certo una sciocchezza, dal punto di vista scientifico (l’efficacia dei vaccini nel prevenire le più serie conseguenze del covid è questione accertata clinicamente ed indiscutibile dal punto di vista scientifico). 
Non è nemmeno il fatto che tale sparata provenga da un farmacista, quindi da uno che, in teoria, dovrebbe essere più formato sulla questione del classico “uomo della strada”. 
Sorvolo pure sulla invereconda commissione d’inchiesta sul covid, richiesta dall’unico partito che non si è mai preso la responsabilità nemmeno di proporre una linea d’azione alternativa per contrastare la pandemia.
 
Ciò che davvero mi fa cadere le braccia, per non dire altro, è la replica dello stesso Gemmato alle contestazioni. Il sottosegretario si dice “stupefatto dalle strumentalizzazioni che l’opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni”, parla di  “interpretazioni faziose e ideologiche” e ancora sostiene “Le mie parole sono state decontestualizzate e fatte oggetto di facili strumentalizzazioni“.
 
Tutto per non ammettere “ho detto una stronzata“.
 
Che poi basterebbe davvero poco, potrebbe dare la colpa alla concitazione del momento, al non essere abituato ai format televisivi, ad un lapsus che gli ha fatto dire una cosa che non rispecchia il suo pensiero, una scusa, un chiarimento.
E invece no, è sempre colpa degli altri: dell’opposizione che strumentalizza, dei giornalisti che decontestualizzano, degli spettatori che lo hanno frainteso, dell’ideologia (perché pure quelli della Pfizer sono sporchi bolscevichi!!). 
Se simili piagnistei cominciano già ora, figuriamoci quante lacrime ci toccherà sopportare.
E se è stupefatto lui… figuriamoci noi.