Giornata internazionale dell’Infermiere, Zaramella al San Bortolo di Vicenza: “Più coraggio politico per chi si prende cura di noi”

Tra centinaia di Giornate internazionali che affollano il calendario sminuendone il valore, Zaramella interviene a quella dell'infermiere dicendo cose giuste da medico ma non certo per il ruolo immaginifico assegnato a lui come ad altri da Possamai

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Zaramella al S. Bortolo per Giornata internazionale dell'Infermiere
Zaramella al S. Bortolo per Giornata internazionale dell'Infermiere

Massimiliano Zaramella (chirurgo vascolare al S. Bortolo, presidente del Consiglio Comunale di Vicenza e delegato alla Salute dello stesso Consiglio comunale), pur se oggi abbiamo registrato interventi oltre che di sindacalisti di settore anche di politici nazionali, che sembrerebbero dimostrare attenzione al tema, sostiene in base alla sua esperirenza “di campo che “La politica non ha ancora capito il ruolo chiave delle professioni sanitarie”

Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale dell’Infermiere, una delle così numerose Giornate internazionali, mondiali, europee e nazionali buone per ogni occasione e che fra un po’ supereranno il numero di giorni dell’anno svilendone i sia pur encomiabili scopi riducendosi a semplici esibizioni dialettiche, anche l’Ospedale San Bortolo di Vicenza ha voluto, comunque, rendere omaggio a una categoria che rappresenta ogni giorno un baluardo silenzioso, ma decisivo, della nostra sanità.

Massimo Zaramella durante l'intervento sull'ottobre rosa
Il presidente del Consiglio Comunale Massimo Zaramella

A portare il saluto istituzionale è stato Massimiliano Zaramella, soprattutto come presidente del Consiglio Comunale di Vicenza ma anche, in questo caso, consigliere comunale con delega a Salute e Benessere, compiti che, però, non attengono strettamente alle competenze dei Comuni ma a quelle del… sindaco Possamai per il quale distribuire distintivi e ruoli immaginifici è un hobby molto praticato anche se, così facendo e distraendosi da sue funzioni più vitali per i problemi della città, svilisce, anche lui, il senso della funzione e responsabilità pubblica dei delegati “veri”.

Dr. Massimo Zaramella, chirurgo vascolare e presidente del Consiglio comunale di Vicenza
Dr. Massimo Zaramella, chirurgo vascolare e presidente del Consiglio comunale di Vicenza

Per fortuna che Zaramella, che almeno “sul campo” ci vive pur non potendo esercitare politicamente nel settore se non un ruolo di moral suasion, ha scelto nell’occasione della celebrazione del ruolo dell’infermiere parole nette: “La politica – ha dichiarato – non ha ancora compreso davvero il ruolo chiave, non solo sanitario ma anche sociale, delle professioni infermieristiche. Oggi serve visione, coraggio e un cambio di rotta: è necessario che i cittadini stessi chiedano a gran voce scelte forti, che mettano la salute al centro delle priorità pubbliche”.

Zaramella ha poi richiamato le sette priorità indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel suo recente rapporto “State of the World’s Nursing 2025” – un vero e proprio programma d’azione che dovrebbe guidare le scelte di ogni livello istituzionale, anche in Italia:

  • Espansione e distribuzione equa dei posti di lavoro infermieristici, soprattutto nelle aree svantaggiate;
  • Rafforzamento dell’educazione e dell’allineamento tra formazione e ruoli professionali;
  • Miglioramento delle condizioni di lavoro, equità salariale e supporto psicologico;
  • Sviluppo di regolamenti e ruoli avanzati per la professione infermieristica;
  • Promozione dell’equità di genere e tutela in contesti fragili o colpiti da conflitti;
  • Preparazione alle sfide delle emergenze climatiche e utilizzo delle tecnologie digitali;
  • Sviluppo della leadership infermieristica e pari opportunità di crescita.

“Queste sono – ha concluso il delegato alla Salute – le direttrici che vanno seguite con coerenza e responsabilità. Qualsiasi altra scelta che vada in direzione diversa rappresenterebbe un sacrificio inaccettabile di una professione fondamentale per il diritto alla salute di ciascuno di noi. Non servono molte parole: i fatti parlano da soli”.

Lui, il chirurgo Zaramella, i fatti li… fa in ospedale, anche se, da politico civil servant com’è, leggasi “in buona fede”, forse non ha ancora la malizia di capire che oggi ha dato forza alle sue parole di sicuro la sua attività professionale ma non, altrettanto certamente, il suo distintivo da Consigliere che alla salute non può essere delegato…