Giovani chiamati a vegliare, il vescovo Giuliano presiede la preghiera: “Importante momento di confronto tra generazioni”

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Il Vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto

“Ritrovarsi con i giovani è sempre importante perché è un modo per conoscersi, incontrarsi, scambiarsi qualche idea… La preghiera di quest’anno è incentrata sui verbi credere-sperare-amare, che sono impegnativi ad ogni età, ma i giovani ci chiedono di essere credibili e di esserci”: con queste parole il vescovo Giuliano Brugnotto della Diocesi di Vicenza ha presentato l’appuntamento di sabato prossimo alle 20,45, quando presiederà la preghiera “Giovani chiamati a vegliare” in occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.

locandina preghiera giovani
La locandina della preghiera dei giovani

Si tratta di un appuntamento consolidato nel tempo, che vede ritrovarsi insieme da tutta la diocesi giovani di diversa appartenenza per un momento forte di preghiera e testimonianza. Quest’anno i gruppi invitati in modo particolare sono i giovani della tappa della Traditio del Cammino neocatecumenale, partenti Scout AGESCI, quelli del cammino vocazionale Sichem e di Missio Giovani, i 350 circa che vivranno a luglio il Giubileo dei Giovani, i fidanzati che si stanno preparando al matrimonio ed i giovani della Professione Pubblica di Fede.

Il vescovo Giuliano ha confermato di tenere molto al dialogo e al confronto con le giovani generazioni, con le quali bisogna imparare a rapportarsi in modo aperto e non secondo schemi preconfezionati: “Come adulti dobbiamo vederli e renderli visibili, così come sono e non come immaginiamo che siano. Sono giovani capaci di sorprenderci continuamente, certo con tempi e modi diversi, ma in fondo, anche noi abbiamo avuto tempi e modalità diverse da quelle dei nostri genitori. Perché loro dovrebbero essere esattamente come vorremmo noi?”.

Oltre ai gruppi dei giovani sono stati invitati anche i nuovi gruppi ministeriali, adulti che assumono un servizio di stretta collaborazione con i sacerdoti della propria unità pastorale.

Mons. Brugnotto ha sottolineato l’importanza che attorno ai giovani vi sia una comunità formata da tante età e servizi, come appunto i nuovi gruppi ministeriali: “Diventa una reciproca testimonianza quella di vedere l’altro assumere pubblicamente un impegno di servizio per la Chiesa. In questa prospettiva si inserisce anche il rito di ammissione agli ordini sacri che verrà vissuto da Filippo Nassi, seminarista della nostra diocesi. Sarà per lui – ha concluso il vescovo – il primo impegno pubblico e quindi una tappa particolarmente significativa perché dichiara davanti a tutti il suo desiderio di verificare la vocazione a diventare prete”.