
Silvio Giovine, deputato vicentino di Fratelli d’Italia, ha espresso in una nota stampa la sua soddisfazione per l’approvazione, durante l’esame in Commissione del Decreto Legge Pubblica Amministrazione, di un emendamento di cui è primo firmatario, relativo al limite del 20% per gli idonei non vincitori nelle procedure concorsuali. Grazie all’emendamento, infatti, anche le Camere di Commercio potranno beneficiare dell’esenzione da tale limite.

“Un’esenzione – ha spiegato Giovine – già prevista per Regioni, Province, enti locali che bandiscono concorsi con meno di venti posti, e per i Comuni con meno di 3.000 abitanti. Le Camere di Commercio si trovano spesso nella situazione di bandire concorsi per una o pochissime unità di personale, in un contesto normativo e finanziario già molto ristretto. In questi casi, il limite del 20% di idonei non vincitori impedisce lo scorrimento della graduatoria: se il vincitore rifiuta, l’ente è costretto a rifare il concorso, con costi stimati intorno ai 15.000 euro, e senza alcuna garanzia di successo.”
Secondo Giovine si tratta dunque di un paradosso normativo che grava sugli enti più efficienti e agili, e che grazie all’emendamento viene risolto in modo chiaro e definitivo: “Nel testo della norma attualmente vigente – ha chiarito il deputato FdI – i candidati che seguono il vincitore in graduatoria possono essere considerati idonei solo entro il limite del 20% dei posti messi a concorso. Questo significa che, nei concorsi per una singola unità, non può essere considerato idoneo alcun altro candidato”. Il rischio è, nel caso il candidato vincitore rinunci al posto, che si debba ripetere l’intera procedura, con aggravio di costi e disservizi per il territorio. “Con questa modifica vogliamo riconoscere alle Camere di Commercio la stessa flessibilità concessa agli enti locali: si tratta di una misura di buon senso – ha concluso Giovine -, che tutela l’efficienza amministrativa e garantisce l’uso razionale delle risorse pubbliche”.