PALERMO (ITALPRESS) – “C’è stata una riduzione molto forte degli arretrati in materia tributaria negli ultimi anni, che tra 2021 e 2024 si sono dimezzati rispetto al periodo precedente: le pendenze sono ancora notevoli, ma stiamo andando avanti molto celermente; in futuro continueremo ad aggredire l’arretrato, purché non venga compromessa l’efficienza del sistema”. A dirlo è il presidente della Corte di Giustizia tributaria di secondo grado della Sicilia, Antonio Novara, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario 2025, a Palermo. “La nostra principale criticità riguarda la carenza nell’organico dei magistrati, che registriamo sia in primo grado sia presso la Corte regionale, sulla base delle disposizioni secondo cui i magistrati tributari devono andare in pensione a settant’anni – prosegue Novara -. Questo provocherà, tra quest’anno e il prossimo, la fuoriuscita di 17 magistrati dalla Corte regionale, cosicché l’organico sarà al di sotto del 25%. Oggi i siciliani hanno sicuramente più debiti e questa è una cosa molto peculiare: più sono le regioni non avanzate economicamente, più sono i ricorsi, quindi nel caso della Sicilia si registra un’inversione proporzionale. Nel 2024 si è registrato in primo grado un aumento delle sopravvenienze e dei nuovi procedimenti del 32% rispetto al 2023: questo riguarda soprattutto i tributi minori, che sono soprattutto quelli comunali; questa crisi induce, per non pagare questi minimi importi, ad adire alle corti tributarie”. xd8/vbo/mca1
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