Gli italiani sono sempre più digitali: nel 2017 il mercato Digital Payment vale 220 miliardi

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Non è una novità che noi italiani con i computer, i tablet, gli smartphone e la tecnologia digitale in generale non siamo i primi del mondo. Anzi, siamo quartultimi in Europa, come rileva un’indagine della Commissione Europea, secondo la quale solo il 56% dei cittadini nostrani possiede le conoscenze informatiche di base. Se si considera che il mercato del lavoro si orienta a figure professionali dotate di competenze tecniche specifiche, il panorama non appare dei più rosei.

Eppure qualche notizia positiva pare arrivare. Se si analizza, infatti, il mercato del Digital Payment, si rileva che nel 2017 gli italiani hanno fatto acquisti per 220 miliardi di Euro utilizzando strumenti di pagamenti digitali, cifra che individua il 28% del totale dei consumi delle famiglie e conferma che un acquisto su quattro viene fatto con strumenti digitali. Di questi ben 46 miliardi sono stati spesi utilizzando strumenti di New Digital Payment, ossia i pagamenti digitali più innovativi come il Contactless Payment o il Mobile Proximity Payment. Strisciare la carta di credito o inserire il bancomat in un POS sta diventando, in pratica, “fuori moda”; oggi, infatti si paga utilizzando lettori ottici o smartphone, senza neanche più dover inserire il PIN, almeno per le cifre più contenute.

Android Pay e Apple Pay sono solo i più importanti software sviluppati dai colossi dell’economia digitale per permettere ai propri clienti di effettuare i loro pagamenti attraverso il cellulare, caratteristica che dà la possibilità, se lo si desidera, di lasciare il portafoglio a casa sul comodino e concentrare tutto il proprio quotidiano in quel magico strumento di cui quasi nessuno sembra poter fare a meno. 

Sono però numerosissimi gli strumenti finanziari presenti sul mercato che consentono la medesima cosa, fornendo ai propri clienti tecnologie dedicate da installare sui propri dispositivi, grazie alle quali le finanze quotidiane possono essere facilmente gestite con qualche click. Per fare solo un esempio che vale per tutti, Carta Hype di Banca Sella è una carta prepagata collegata a un conto corrente online e dotata di una raffinata tecnologia da scaricare sul proprio smartphone; pensate addirittura che si può rendere bloccare/sbloccare la carta con un semplice tap, al fine di prevenire furti online o truffe di qualsiasi tipo.

Proprio il pagamento con i cellulari presso i negozi fisici ha registrato nel 2017 un importo di transazioni pari a 70 milioni di Euro, in crescita di ben il 700% rispetto all’anno precedente; si prevede che nel 2020 la totalità degli importi transati con il Digital Payment, sia presso esercenti che tramite il Web, possa valere tra i 3,2 e 6,5 miliardi.

In questo panorama spicca Satispay, l’azienda di e-payment tutta italiana, che con oltre 35 milioni di euro ha coperto il 50% della totalità del transato con i cellulari.
Si avvicinano, dunque, tempi duri per gli strumenti di pagamento che appartengono al cosiddetto Old Digital Payment, e forse anche per i contanti è arrivato il momento di andare in pensione, anche se, ne siamo certi, l’italiano old style una piccola scorta di banconote continuerà a conservarla sotto il materasso.