Golden Power e tutela della continuità produttiva: dal tavolo al MIMIT segnali importanti per le Acciaierie Valbruna a Bolzano

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Il tavolo al MIMIT sulle Acciaierie Valbruna (foto dal sito ufficiale del Ministero)

Come preannunciato il 16 settembre scorso, si è tenuto oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo di confronto sulla situazione dello stabilimento di Acciaierie Valbruna a Bolzano. L’incontro, coordinato dal Ministro Adolfo Urso, ha coinvolto l’azienda, rappresentata anche dai suoi consulenti, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione del Veneto con l’Unità di Crisi aziendali, il Comune di Vicenza e le sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Al centro del confronto la questione relativa al bando di gara indetto dalla Provincia autonoma di Bolzano, che riguarda la concessione del diritto di superficie delle aree dello stabilimento bolzanino. Il Ministero ha richiamato il riconoscimento, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della strategicità delle produzioni in essere, ai sensi della disciplina Golden Power. Questo ha un significato importante: pur non prevedendo interventi preventivi, stabilisce vincoli alle aree coinvolte, impedendo concessioni che possano compromettere la continuità produttiva o mettere a rischio le aziende coinvolte.

La Regione del Veneto ha evidenziato come Acciaierie Valbruna rappresenti un pilastro per il territorio, con circa 1.150 occupati nel sito di Vicenza e un indotto che raddoppia questi numeri, contribuendo significativamente all’industria metalmeccanica regionale. L’azienda, di origine familiare e operante su scala internazionale, ha garantito negli ultimi vent’anni la sostenibilità e l’eccellenza tecnologica, autofinanziandosi e reinvestendo tutti gli utili conseguiti. La responsabilità sociale e ambientale è tra le priorità. Tuttavia, le istituzioni e le parti sociali sono preoccupate: un’eventuale esclusione di Bolzano potrebbe portare l’azienda a lasciare l’Italia, considerando il legame inscindibile tra gli stabilimenti di Bolzano e Vicenza.

Tutte le parti intervenute hanno sottolineato che il bando attuale non sembra adeguato a tutelare la continuità produttiva e hanno richiesto alla Provincia di Bolzano di assumersi la responsabilità di definire soluzioni coerenti con quanto emerso. La priorità resta garantire stabilità e continuità delle produzioni. Il tavolo nazionale sarà riconvocato nelle prossime settimane, in base alle evoluzioni del contesto.