ll premier incaricato Mario Draghi, intervenendo al Quirinale dopo l’incontro con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha sciolto la riserva accettando di essere il nuovo premier ed elencando i ministri del suo governo, che giureranno domani a mezzogiorno.
Questi i ministri ‘senza portafoglio’: Federico D’Incà, del M5S, rimane ministro per i Rapporti con il Parlamento; Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e Innovazione digitale; Renato Brunetta, di Forza Italia, torna dopo diversi anni al ministero per la Pubblica amministrazione; Maria Stella Gelmini di Forza Italia, sarà la ministra per gli Affari generali e autonomie; Mara Carfagna (Forza Italia), fino ad ora vice presidente di Montecitorio, sarà la ministra al Sud e alla coesione territoriale; Fabiana Dadone, del M5S, prima alla pubblica ammijnistrazione, sarà la ministra della Politiche giovanili; Elena Bonetti (Italia Viva) alle Pari opportunità e famiglia; Erika Stefani della Lega sarà la ministra per le Disabilità.
Questi i ministri ‘con portafoglio’: Massimo Garavaglia, in quota Lega, sarà il ministro del Turismo; Luigi Di Maio, M5s, resta a capo del ministero degli Affari esteri; Luciana Lamorgese resta ministra dell’Interno; Marta Cartabia, ex presidente della Corte Costituzionale, è stata scelta come ministra della Giustizia; Lorenzo Guerini, del Pd, rimane ministro della Difesa; Dario Franco, ex ragioniere dello Stato e direttore generale della Banca d’Italia, sarà il ministro dell’Economia; Giancarlo Giorgetti, Lega, ministro allo Sviluppo economico; Stefano Patuanelli, M5S, lascia il Mise e diventa ministro delle Politiche agricole Enrico Giovannini è il nuovo ministro dei Trasporti; Andrea Orlando, del Pd, ex ministro della Giustizia con il governo Renzi-Gentiloni, sarà il ministro del Lavoro e delle politiche sociali; Patrizio Bianchi è stato scelto per il ministero dell’Istruzione; Cristina Messa, rettore dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, è la nuova ministra dell’Università e della ricerca; Dario Franceschini del Pd resta al suo posto ma con un cambio di denominazione, sarà il ministro della Cultura;Roberto Speranza continuerà ad essere il ministro della Salute.
Tra le altre cose, il neo premier ha riferito che proporrà durante il primo Cdm la nomina di Roberto Garofoli a sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Garofoli è un magistrato italiano, giudice del Consiglio di Stato, è stato Capo di Gabinetto del Ministero dell’economia e delle finanze, e condirettore della Treccani Giuridica.
(Public Policy)