Caso Gps a Vicenza: cresce l’attesa per la decisione del Tar Veneto sui canoni per i parcheggi non versati al Comune

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Ancora pochi giorni e si conoscerà la decisione del Tar Veneto sulla questione dei canoni non corrisposti da Gps (Global Parking Solutions) al Comune di Vicenza. La vicenda è ben nota. In particolare ai lettori di questa testata all’attenzione dei quali, già in tempi non sospetti, l’aveva sollevata: eravamo a maggio 2023 quando avevamo esposto i primi dubbi sull’operato della società riconducibile a Filippo Lodetti Alliata (gruppo Final spa di Palermo spesso sui media fin dal 2014).

Da ultimo, seguendo il contenzioso nel frattempo instauratosi tra le parti, avevamo riferito delle preoccupazione del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. “A fine agosto – ha recentemente ammesso – arriveremmo a 7 milioni di euro di canoni non versati (per due anni di gestione, ndr). Un danno che blocca il Comune”.

L’attesa, dunque, è quasi finita per il pronunciamento del Tar del Veneto sul complesso contenzioso che vede contrapposti il Comune di Vicenza e Global Parking Solutions (GPS), la società che gestisce la sosta in città.

Utile, in questo senso, la ricostruzione della vicenda in tribunale offerta questa mattina da Laura Pilastro su Il Giornale di Vicenza, che fornisce anche una precisazione: i mancati pagamenti del canone dovuto a Palazzo Trissino vanno intesi fino a circa 9 milioni di euro, considerando che i 7 conteggiati sono senza Iva.

Il tribunale amministrativo regionale si è riunito ieri mattina in camera di consiglio. Alla presenza dei legali delle due parti, i giudici hanno discusso la fondatezza della richiesta di sospensione presentata da GPS. La società aveva infatti chiesto di sospendere i provvedimenti comunali, datati 24 febbraio, che intimavano il pagamento del dovuto entro trenta giorni.

La vicenda giudiziaria aveva poi segnato un nuovo passo lo scorso 16 aprile, quando il Tar aveva dunque sospeso il giudizio, imponendo al Comune di Vicenza un riesame della situazione. Uno dei nodi principali del contenzioso risiede nel presunto squilibrio economico del contratto di gestione, un aspetto su cui l’amministrazione comunale ha disposto nuovi e approfonditi accertamenti istruttori. I giudici avevano concesso sessanta giorni per l’espletamento di tali richieste, rinviando l’ulteriore esame della domanda cautelare proprio alla riunione di ieri.

Ora, l’attenzione è tutta rivolta al deposito del provvedimento da parte del Tar, atteso come detto nei prossimi giorni. La decisione sarà cruciale per le sorti della gestione della sosta a Vicenza. Nel caso in cui la sospensiva presentata da GPS venisse rigettata e il canone non fosse stato ancora interamente corrisposto, il Comune ha già annunciato che procederà con la risoluzione del contratto in essere e avvierà immediatamente le procedure per un nuovo affidamento del servizio.

Nuovo affidamento che – è giusto sottolineare – non risolverebbe comunque in maniera automatica il recupero del credito, sul quale ci sarà molto probabilmente da battagliare, se si considera anche che Gps ha intanto fatto registrare problemi analoghi in altre città nelle quali è stata affidataria del servizio della sosta. Un caso su tutti: Piacenza, centro dal quale questa testata ha raccolto diversi particolari grazie a una collaborazione basata sull’incrocio delle informazioni.