Grandi derivazioni idriche, anche Regione Veneto per le compensazioni ambientali

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Gianpaolo Bottacin

Sul tema delle Grandi derivazioni idriche si registra oggi un intervento di Gianpaolo Bottacin, assessore della Regione del Veneto all’Ambiente con delega alla Specificità di Belluno. Nelle sue parole si registra un convinto appoggio alla proposta del Presidente nazionale dell’UNCEM (Comunità Montane) che ha chiesto di inserire nel DL concorrenza la specifica che, quando si faranno le gare per le concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche, siano anche determinate le dovute compensazioni ambientali e territoriali, ma anche finanziarie, da destinare ai territori dei Comuni interessati dalla presenza delle opere e della derivazione.

“Condivido e sostengo appieno la proposta del presidente dell’UNCEM – dichiara l’assessore regionale – laddove sostiene che una parte dei canoni devono rimanere sui territori in cui vi è la presenza di impianti idroelettrici. Un’iniziativa di buon senso che per il vero noi in Veneto, e in particolare in provincia di Belluno, applichiamo da anni”.

“In attuazione della Legge Regionale 25/14, dedicata proprio alla specificità della Provincia di Belluno – conclude l’assessore – Palazzo Piloni incassa infatti il 100% dei canoni già da anni. Una legge, la 25/14, che fra l’altro ha consentito di salvare i bilanci dell’ente Provincia, che diversamente avrebbe dovuto dichiarare il dissesto finanziario a causa degli enormi tagli statali susseguitisi nel tempo e che hanno messo in seria difficoltà altre realtà, come il Verbano Cusio Ossola che non avevano potuto beneficiare di altrettanti aiuti regionali”.