Guardian: “Secondo i dati dell’esercito di Israele, l’83% dei morti a Gaza sono dei civili”

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LONDRA (REGNO UNITO) (ITALPRESS) – “Cinque palestinesi su sei fra quelli uccisi dalle forze israeliane a Gaza erano civili”. Lo scrive il Guardian, citando i dati di un archivio riservato dell’intelligence militare israeliana a cui il quotidiano britannico avrebbe avuto accesso nel corso di un’inchiesta condotta assieme alla rivista israelo-palestinese +972 Magazine e al quotidiano in lingua ebraica Local Call.

“A maggio, 19 mesi dopo l’inizio della guerra, i funzionari dell’intelligence israeliana avevano elencato 8.900 combattenti di Hamas e della Jihad Islamica Palestinese come morti o ‘probabilmente’ morti”, scrive il Guardian, aggiungendo che “a quel tempo, 53.000 palestinesi erano stati uccisi dagli attacchi israeliani, secondo le autorità sanitarie di Gaza, un bilancio che includeva combattenti e civili. I combattenti nominati nel database dell’intelligence militare israeliana rappresentavano solo il 17% del totale, il che indica che l’83% delle vittime erano civili”.

Il quotidiano sottolinea che il rapporto indicato fra il numero di civili e di combattenti deceduti “è estremamente elevato per una guerra dei tempi moderni, anche se confrontato con conflitti noti per le uccisioni indiscriminate”. Secondo i dati dell’Uppsala Conflict Data Program (Ucdp), rilanciati sempre dal Guardian, tra i conflitti monitorati dal 1989 i civili hanno rappresentato una percentuale maggiore di morti solo a Srebenica (ma non nella guerra in Bosnia in generale), durante il genocidio ruandese e durante l’assedio russo di Mariupol nel 2022.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).