Harper Lee, oggi in libreria i suoi racconti inediti ritrovati dopo la morte

85

(Adnkronos) – Quando nel 1960 'Il buio oltre la siepe' fu pubblicato, sembrò che fosse nato dal nulla: un romanzo perfettamente compiuto, firmato da un'autrice statunitense pressoché sconosciuta. Eppure, Harper Lee non era un fenomeno improvviso, ma il frutto di anni di scrittura solitaria, tentativi, abbandoni e revisioni. Ora, grazie al ritrovamento di una raccolta di manoscritti con otto racconti rimasta nascosta per decenni nel suo appartamento di New York, possiamo finalmente intravedere il lungo percorso che ha preceduto il suo capolavoro. I racconti, scritti tra il 1949 e il 1957, erano custoditi in mezzo a fatture, appunti personali e carte sparse nell’abitazione dell’autrice al 433 di East 82nd Street, dove visse per oltre quarant'anni. Pubblicati ora per volontà degli eredi con il titolo 'The Land of Sweet Forever', questi testi restituiscono la voce di una giovane Harper Lee in formazione, sospesa tra la provincia dell'Alabama e la modernità della metropoli americana. 
Il volume viene pubblicato in contemporanea mondiale oggi, martedì 21 ottobre: negli Stati Uniti da Harper (HarperCollins), nel Regno Unito e nel Commonwealth da Cornerstone (Penguin Random House), in Danimarca da Lindhardt og Ringhof, in Germania da Penguin Verlag. In Italia uscirà per Feltrinelli con il titolo 'La terra del dolce domani', che ha già pubblicato 'Il buio oltre la siepe' e 'Va', metti una sentinella'. Le prime storie della raccolta si svolgono nel Sud profondo che Lee conosceva bene, Monroeville, la cittadina dell'Alabama che avrebbe ispirato la fittizia Maycomb, scenario di 'To Kill a Mockingbird' (titolo originale di 'Il buio oltre la siepe'). Tra piccoli drammi familiari, maestri severi e trasgressioni infantili, emergono i primi tratti di quella “società segreta dell’infanzia” che sarebbe diventata il cuore pulsante del suo romanzo più noto. Alcuni personaggi portano i nomi reali dei fratelli di Lee, altri hanno soprannomi che anticipano Scout, la voce narrante del libro. In 'The Pinking Shears', ad esempio, compare una bambina vivace di nome Jean Louie – evidente prototipo della futura Scout – che viene rimproverata per aver tagliato i capelli a un’amica. In 'The Binoculars', una maestra sgrida una bambina per aver già imparato a leggere da sola: una scena ripresa quasi identica nel romanzo del 1960. Nella seconda parte della raccolta, ambientata a New York, Lee cambia registro. I protagonisti sono adulti, le ambientazioni urbane e i temi più complessi. Si avverte il desiderio della scrittrice di misurarsi con colleghi come J.D. Salinger o John Cheever. Ma anche in questi racconti, il suo sguardo resta ironico, affilato, profondamente umano. Particolarmente significativo 'The Cat's Meow', un racconto ambientato nel Sud segregazionista in cui due sorelle – alter ego di Lee e della sorella Alice – cercano di comprendere il comportamento di un giardiniere nero venuto dal Nord. Il testo, scritto nel 1957, contiene passaggi che oggi risultano problematici. Ma, come sottolinea Conner, riflettono l’evoluzione della coscienza dell’autrice in un’epoca di profondi cambiamenti: "Anche in 'Go Set a Watchman', pubblicato nel 2015, il personaggio di Jean Louise pensa di essere libera da pregiudizi, ma non lo è del tutto. È una presa di coscienza graduale, e non facile, per chi è cresciuto nel Sud". "Credo che il mio più grande talento risieda nella scrittura creativa", scriveva Lee a casa nei suoi primi anni newyorkesi, sopravvivendo con sandwich al burro d'arachidi e lavorando su una scrivania improvvisata fatta con casse di mele. Dietro la sua opera più famosa, scopriamo così anni di tentativi, riscritture e vissuti dolorosi: la morte della madre, poi quella del fratello Edwin, eventi che resero urgente la necessità di fissare su carta un mondo che stava scomparendo. Il ritrovamento dei racconti è stato reso possibile dalla famiglia dell'autrice. Edwin Lee Conner, nipote di Harper Lee e docente di letteratura in pensione, ha raccontato di aver sempre saputo dell’esistenza di testi inediti, ma non immaginava che fossero ancora conservati. "Si tratta di racconti da apprendista – ha dichiarato Lee Conner – ma in alcuni momenti ''è già una scintilla di genialità. Si vede che era una scrittrice brillante in divenire". A chi si chiede se la pubblicazione postuma di questi scritti possa violare la volontà dell’autrice, la risposta di Conner è netta: "Tentò di pubblicare questi racconti, e questo rende facile giudicare: non si tratta di un’invasione della sua privacy. Voleva che fossero letti". La famiglia Lee ha voluto accompagnare l'uscita del libro con fotografie inedite e documenti che raccontano la giovane Harper prima del successo.  In una rara registrazione del 1964, trasmessa dalla radio WQXR di New York, Lee raccontava l’incredulità per l’impatto del suo romanzo d’esordio: "Speravo in una morte rapida e misericordiosa per mano dei critici. Non mi aspettavo che il libro vendesse". Eppure 'To Kill a Mockingbird' ha venduto oltre 42 milioni di copie, è stato tradotto in più di 40 lingue e adattato in un film premiato con l'Oscar. Il suo impatto sulla cultura americana resta enorme, anche se negli anni è stato oggetto di riconsiderazioni critiche, come le accuse di "white saviorism" rivolte al personaggio di Atticus Finch. Ma Ed Conner difende la scelta della zia: "Stava scrivendo per un pubblico bianco che aveva bisogno di vedere una figura come Finch, anche solo come personaggio di finzione, per riflettere davvero sul razzismo". Come scrive Casey Cep nell’introduzione al volume, questi testi sono" una serie di lampi di genio". Permettono di conoscere la Harper Lee che molti hanno cercato di decifrare per anni: non la figura reclusa e silenziosa del mito, ma una giovane donna determinata, ironica, instancabile, che ha costruito una voce narrativa capace di attraversare i decenni. 'La terra del dolce domani' non è solo un libro di racconti: è il ritratto di una scrittrice in cammino, di una coscienza in evoluzione e di un'America che cerca di leggere – e riscrivere – se stessa. (di Paolo Martini) 
—spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)