I “gilet gialli” del Comitato Albera dal Vescovo Brugnotto: «Ripartano i cantieri, sì alla bretella, la salute non ha colore politico»

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I gilet gialli del Comitato Albera dal vescovo Brugnotto: da sx Fiorenzo Donadello, Gigliola Masolo, il vescovo, Giovanni Rolando e Ilaria Donadello
I gilet gialli del Comitato Albera dal vescovo Brugnotto: da sx Fiorenzo Donadello, Gigliola Masolo, il vescovo, Giovanni Rolando e Ilaria Donadello

Con la consueta determinazione, ma anche con il garbo che si addice a chi porta avanti una battaglia lunga vent’anni per il bene comune, il Comitato Albera “Per la Vita. No Tir – Sì Bretella Tangenziale Vicenza” ha incontrato ieri la stampa in piazza dei Signori per riferire dell’importante appuntamento avvenuto lunedì sera, 8 luglio, presso il Centro Diocesano Onisto, dove una delegazione di attivisti in maglia gialla è stata ricevuta da mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza.

Presenti all’incontro, che ha confermato la continuità dell’impegno civico preannunciato nel recente comunicato di annuncio dell’incontro del Comitato Albera col vescovo dal titolo eloquente “Noi non ci fermiamo”, Giovanni Rolando, Fiorenzo Donadello, Gigliola Masolo e Ilaria Donadello. L’occasione era di quelle significative: portare all’attenzione del Vescovo la richiesta che la Chiesa vicentina possa farsi interprete delle istanze dei cittadini, esasperati da anni di attese, rinvii e blocchi burocratici.

Il Vescovo Giuliano Brugnotto ha accettato di buon grado l’invito rivoltogli al termine dell’incontro per una fotografia con i “gilet gialli” di Vicenza, invitando lui stesso la giovane ing. ambientale Ilaria a “scattare un selfie” (in copertina)

«I polmoni non hanno colore politico, ma solo quello dello smog», ha ribadito Rolando, riprendendo uno dei motti storici del Comitato, che si batte non per un’opera faraonica, ma per il completamento di appena 1,6 km di collegamento: il tratto terminale della bretella di tangenziale tra viale del Sole e la SP46 Pasubio, rimasto in sospeso dopo l’apertura parziale al traffico avvenuta nel 2023.

Un’attenzione pastorale ai problemi ambientali

Mons. Brugnotto, che già nei mesi scorsi aveva promosso incontri pubblici sul tema della TAV in diocesi, si è mostrato «molto interessato a comprendere le ragioni di questa annosa vertenza», come hanno riferito i portavoce del Comitato. Un’attenzione che, nella lettura dei presenti, conferma come l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza stradale siano temi in cui anche la comunità cristiana può offrire una voce autorevole e non neutrale. Il Vescovo ha dimostrato grande attenzione all’escursus e alla situazione di stallo dei lavori che si protrae da due anni ( dall’inaugurazione del primo tratto della Bretella 19 giugno 2023) con lo stallo totale e l’inerzia dei responsabili delle istituzioni locali, regionale, nazionali, Anas …

Un appello corale alle istituzioni

Oltre all’incontro con il Vescovo, il Comitato ha rilanciato un appello formale al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e rinnovato la richiesta al sindaco di Vicenza Giacomo Possamai di convocare un’assemblea pubblica con i firmatari del protocollo d’intesa siglato 11 anni fa: Comune di Vicenza, Comune di Costabissara, Provincia, Regione Veneto, Autostrada Brescia-Padova e Anas.

«È inaccettabile che dopo oltre due anni di stallo non sia stato ancora avviato il secondo tratto – ha denunciato Rolando –. La situazione al confine con Motta di Costabissara è pericolosa, la segnaletica è insufficiente e si sono già verificati numerosi incidenti. Noi ci siamo a ogni consiglio comunale da almeno dieci anni, e anche il Vescovo si è detto colpito da questa costanza».

Tra sogno e urgenza

«Per ora accantoniamo il sogno della tangenziale completa – ha ammesso con realismo il Comitato – ma chiediamo almeno che venga ultimato l’ultimo tratto, rendendolo sicuro e funzionale, come promesso». Non si tratta solo di infrastruttura, ma di diritto alla mobilità e alla salute per i residenti di una zona pesantemente colpita da traffico pesante, inquinamento e ritardi istituzionali.

I gilet gialli dell’Albera non mollano. E, dopo l’incontro con Brugnotto, meravigliato dell’attività ventennale del Comitato Albera e anche della presenza da almeno dieci anni degli attivisti con i loro cartelloni (ovviamente gialli) a ogni consiglio comunale, il Comitato si prepara a nuove mobilitazioni, convinto che il tempo della “guerriglia burocratica” debba finire. Perché, come ripetono da anni, «la vita viene prima dei Tir».