(Articolo di Pietro Polizzo da VicenzaPiù Viva n.9, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr)
Consulente di parte è il prof. Emiliano Giardina, ricordato anche il ruolo svolto per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Al momento in cui scriviamo (28 giugno in chiusura del mensile, ndr) è impossibile dire se a distanza di tutto questo tempo si aprirà un processo nei confronti dell’unico sospettato di quel tragico fatto di sangue. Ma, va da sé, il procedimento è partito, seppur nella sua fase preliminare.
Intanto, Umberto Pietrolungo ha fatto scena muta davanti al Gip di Vicenza Mantovani nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ma – hanno chiarito i suoli legali – il 58enne calabrese intende rispondere alle domande: «Lo farà più in la, quando sarà stato analizzato ogni aspetto dell’indagine della procura berica”.
Il cetrarese è difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Marco Bianco che hanno rapidamente presentato ricorso al Riesame, ritenendo insussistente il quadro indiziario e contestando la misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Vicenza.
Nell’udienza di venerdì 28 giugno 2024, il ricorso è stato rigettato, ma le motivazioni del provvedimento non sono state rese ancora note.
La strategia difensiva ha, poi, compiuto un altro passo. Bruno e Bianco hanno conferito incarico peritale, come consulente di parte, ad Emiliano Giardina, professore dell’Università di Roma Tor Vergata.
Famoso per i suoi contributi in importanti casi di cronaca giudiziaria nazionali, è ricordato in particolare per l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola, distante circa 10 chilometri da Brembate di Sopra, nel Bergamasco.
Nell’ambito del procedimento vicentino, il noto perito fornirà una consulenza con la quale il collegio difensivo di Pietrolungo intende confutare le risultanze delle indagini, in particolare per la parte delle evidenze scientifiche sulla base delle quali la Procura della Repubblica di Vicenza ha riaperto il caso. «Siamo in attesa di ricevere ancora parte della documentazione sulla quale si baserà la consulenza del professor Giardina”, ci ha detto Giuseppe Bruno, avvocato del foro di Paola, in provincia di Cosenza.