Il Corecom Sicilia entra a scuola con l’”Abbecedario della media Education”

13

PALERMO (ITALPRESS) – Dalla A di acchiappaclick alla Z dell’omonima generazione: il Corecom Sicilia presenta un volume che in 21 parole, una per ogni lettera dell’alfabeto, funge da guida pratica per l’educazione digitale dei giovani. L’obiettivo è favorire un uso responsabile dei social e della rete, attraverso un linguaggio semplice in grado di presentarne sfide, opportunità e rischi. Il testo, intitolato “Abbecedario della Media Education”, è stato presentato presso l’Istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo: all’incontro hanno partecipato la preside Antonella Di Bartolo, il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Salvatore Iacono, il procuratore per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna e il commissario del Corecom Sicilia Aldo Mantineo, che è anche coordinatore del progetto.

Ogni parola punta ad aiutare i lettori a prendere confidenza a tutto ciò che riguarda il rapporto quotidiano con il web: l’auspicio è di trasmettere una nuova cultura digitale, in un’epoca dove è sempre più forte la spinta dell’intelligenza artificiale e il rischio di brutte sorprese su Internet è sempre dietro l’angolo. Ventuno parole chiave, semplici e immediate, per imparare a navigare in rete in modo responsabile: questo l’obiettivo del volume, nato come guida pratica di educazione e prevenzione, distribuito gratuitamente a studenti, famiglie e docenti. Un piccolo libro per affrontare un grande tema: crescere insieme ai giovani in un mondo sempre più connesso. Curato dal Corecom Sicilia, ideato da Andrea Peria Giaconia e Aldo Mantineo e realizzato con i testi di Salvatore Li Castri, Aldo Mantineo, Ugo Piazza e Luigi Sarullo, si compone di 64 pagine e offre un linguaggio semplice e diretto per affrontare le sfide e le opportunità del mondo digitale. L’abbecedario mira proprio a fornire un’autoregolamentazione ai ragazzi, ma può essere uno strumento utile anche per i più grandi in termini di alfabetizzazione mediatica.

“È importante partire dai più piccoli per creare consapevolezza, purché là si estenda ai genitori e agli altri operatori scolastici – sottolinea Di Bartolo -. Dobbiamo accompagnare la crescita dei nostri ragazzi in percorsi di conoscenza e consapevolezza delle meravigliose potenzialità che offre il web, ma al contempo dei rischi correlati e di come l’inganno può navigare anche in rete. Le classi coinvolte nel progetto sono tre seconde medie, saranno i ragazzi stessi a fungere da operatori di diffusione”.

Peria Giaconia si sofferma sul ruolo di capofila del Corecom Sicilia “per dare un sostegno ai ragazzi delle scuole con una pubblicazione agile e chiara, che servirà a difendersi dai guai che ci sono in rete: sappiamo che i ragazzi stanno più di 4-5 ore al giorno con il telefonino in mano, non glielo possiamo vietare ma è utile dargli consigli e sostegni, cosa che oggi facciamo qui con la nostra pubblicazione; presto faremo un giro anche in altre scuole siciliane”. Parallelamente, aggiunge, “l’Agcom ci ha dato indicazione di fare corsi per il patentino digitale nelle scuole superiori: lo abbiamo già fatto a Siracusa e Gela, adesso lo faremo nel resto della regione”.

Mantineo, ideatore del testo, evidenzia come “ormai il mondo digitale e quello reale hanno frequentissimi punti di contatto, non c’è una distinzione: il mondo digitale ha una sua fisicità e comportamenti che hanno conseguenze pratiche in quello reale, al contempo ciò che accade nel mondo reale ha conseguenze nella proiezione digitale delle nostre esistenze. Dobbiamo iniziare fin da subito a spiegare ai ragazzi che non ci sono più due sfere diversificate, bensì un unico mondo composito con regole ben precise. Nel digitale soprattutto bisogna muoversi con straordinaria accortezza, consapevolezza e conoscenza delle regole: in questo senso il nostro abbecedario serve proprio a dare una mano”.

Caramanna traccia un quadro della situazione e dei rischi che possono manifestarsi sul web per i giovani, i quali “sono sempre più connessi alla rete e trascorrono tantissimo tempo sulle varie piattaforme: spesso non hanno gli strumenti per decodificare un sistema così complesso e ricco di insidie. Quest’abbecedario consentirà sia a loro che a docenti e genitori di accedere a un uso consapevole della rete: questa possiede straordinarie potenzialità ed è in grado di ampliare gli orizzonti dei ragazzi, ma l’uso che se ne fa deve essere responsabile e consapevole. Un utilizzo massiccio dei social inizia dai 6 agli 11 anni: i dati ci dicono che oltre il 40% dei bambini utilizza questi strumenti, ma la percentuale aumenta con il salire dell’età fino al 90% per i ragazzi che hanno più di 16 anni”.

Da Iacono arriva l’auspicio che simili momenti di condivisione abbiano “una rilevanza in tutte le scuole siciliane: formare alla competenza digitale è una missione che deve riguardare sia gli studenti sia gli adulti, seguire questa direzione diventa indispensabile e in questo senso ringrazio il Corecom per l’attenzione che ha voluto porre sugli studenti siciliani”.

– foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).