Il disastro prodotto dall’inquinamento da PFAS della Miteni: le azioni giudiziarie della CGIL di Vicenza

376
Giampaolo Zanni
Giampaolo Zanni, Segretario Generale Provinciale della CGIL
(Articolo sull’inquinamento da PFAS di Giampaolo Zanni, Segretario Generale
Provinciale della CGIL da VicenzaPiù Viva n. 1 settembre ottobre , sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr)

Dal 2016 come CGIL e FILCTEM CGIL di Vicenza siamo impegnati in prima linea nella vicenda del disastro prodotto dall’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) che ha avvelenato le acque ed un vasto territorio a cavallo di tre province venete dove risiedono oltre 300.000 persone. Ci siamo occupati della difesa e tutela dei circa 500 lavoratori della MITENI (in precedenza RIMAR, Ricerche Marzotto, ndr), azienda di Trissino (VI) fallita nel 2018 che produceva e lavorava queste sostanze e che ha causato la contaminazione. Lo abbiamo fatto scontrandoci con la direzione aziendale ed avanzando richieste precise agli assessorati regionali alla sanità, all’ambiente ed al lavoro.
Assieme ai movimenti e associazioni NO PFAS ci siamo battuti e ci battiamo per: porre fine all’inquinamento, accertare le responsabilità penali, fare la bonifica integrale del sito, garantire acqua senza PFAS e sorveglianza sanitaria per tutta la popolazione colpita, finanziare studi e ricerche sugli effetti di queste sostanze sulla salute e per riuscire ad eliminare (degradare) queste molecole, fare analisi sugli alimenti locali e conoscerne l’esito, estendere a tutta la popolazione le analisi per accertare la presenza di queste sostanze nel sangue, e mettere al bando la produzione e l’utilizzo di queste sostanze nel mondo.
E siamo Parte civile nel processo che si sta svolgendo a Vicenza contro una quindicina di ex dirigenti aziendali e delle multinazionali che si sono succedute negli anni.
Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori il Patronato INCA CGIL di Vicenza ha avanzato all’INAIL quasi 50 richieste di riconoscimento di Malattia Professionale di ex lavoratori
esposti ai PFAS, e l’istituto ne ha finora riconosciute 19, attestando quindi che il solo bioaccumulo nel sangue di queste sostanze è un danno per la salute. Ma non è stato riconosciuto alcun indennizzo economico e sono state respinte le richieste di risarcimento avanzate da eredi di ex lavoratori deceduti che nel sangue avevano elevati valori di PFAS.
Dopo un nostro esposto il Tribunale di Vicenza ha aperto le indagini per accertare le responsabilità in ordine ai danni alla salute subiti dai lavoratori esposti, che nel sangue hanno valori di PFAS senza eguali nel mondo.

Sistema di pompaggio e filtraggio dei-Pfas in Miteni.
Sistema di pompaggio e filtraggio dei-Pfas in Miteni.

A luglio del 2022 queste indagini si sono chiuse con la richiesta d’archiviazione. Contro questa richiesta abbiamo avanzato opposizione, ed il GIP si è riservato, al termine dell’udienza del 8 giugno scorso, di decidere dopo il prossimo mese di settembre.
Nel rispetto dovuto verso il lavoro della Magistratura, supportati dagli studi che via via stanno emergendo rispetto ai danni alla salute provocati da queste sostanze e convinti che non si debba fermare l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, ci attendiamo che il GIP accolga l’opposizione e continuino le indagini.
Assieme ad oltre 120 associazioni ambientaliste europee abbiamo aderito alla campagna per fermare la produzione e l’uso di queste sostanze, e nel maggio scorso a Roma, in Parlamento, abbiamo presentato la campagna alle forze politiche ed ai media, nella speranza che in Italia ed in Europa i Governi affrontino questo tema ponendo fine ad un’assurda quanto grave rimozione.
Nell’intento di offrire un contributo di analisi e ricostruzione di un disastro ambientale che va oltre i confini della nostra provincia e di una lotta che vede l’agire comune di varie associazioni locali e nazionali, la CGIL di Vicenza ha prodotto un Documentario.
Il documentario “PFAS LAVORO AVVELENATO”, realizzato dal giornalista Gianni Poggi, vuole essere poi una forte richiesta di verità e di giustizia su quanto accaduto. Glielo dobbiamo
all’acqua inquinata, al torrente Poscola ed ai terreni deturpati, alla popolazione ingannata e contaminata ed ai lavoratori Miteni avvelenati.
Esso mira infine ad essere strumento di informazione e di formazione, delle delegate e dei delegati sindacali delle sindacaliste e dei sindacalisti e di tutte le persone che desiderano e si battono per la giustizia, per l’acqua pulita, per un ambiente sano, per la salute delle persone, per un lavoro che non ti rubi la vita e per un’economia finalmente sostenibile.
Dobbiamo far tesoro dei ritardi ed errori ed imparare a saper guardare dentro le realtà, a saper vedere bene e con sguardo lungo. E come sindacato è necessario imparare a contrattare non solo e giustamente salario ed orari di lavoro, ma anche salute e sicurezza nel lavoro e sostenibilità ambientale. L’acqua, l’aria, l’ambiente e la salute hanno bisogno di un sindacato che li tuteli, li salvaguardi e li promuova, oggi più che mai.
Ricordiamo infine che il documentario è fruibile su You Tube e su richiesta, contattando la sede provinciale della CGIL di Vicenza, è disponibile anche in versione in Alta Definizione.

Di Giampaolo Zanni, Segretario Generale Provinciale della CGIL