Il futuro della ricerca parla al femminile, l’Università Bicocca di Milano in prima linea

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MILANO (ITALPRESS) – Donne, con uno stipendio più alto rispetto agli uomini, soprattutto se diplomate in area STEM. Il ritratto dei dottori di ricerca di Milano-Bicocca, come delineato dall’ultima indagine Almalaurea, è al femminile. Lo dimostra il 95,9% delle dottoresse di ricerca che lavora a un anno da titolo e ha uno stipendio, in media, di 2107€: 207€ in più, a livello nazionale, rispetto ai colleghi uomini.

In particolare, sono le diplomate in ambito STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad avere stipendi più alti, con una media di 2.286€ mensili. Il rapporto AlmaLaurea sui dottori di ricerca 2024 ha analizzato le performance formative di 7.008 dottori di ricerca del 2024 di 48 atenei, mentre il Report di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca ha analizzato 7.218 dottori di ricerca del 2023 di 57 atenei, contattati a un anno dal conseguimento del titolo e 1.764 dottori di ricerca del 2021 di 17 atenei, contattati a tre anni dal conseguimento del titolo.

Per Milano-Bicocca, il campione oggetto di analisi è stato rispettivamente di 212 per il profilo formativo e 218 per l’occupazione. Nel complesso, il quadro generale, a livello occupazionale, si conferma molto positivo, con il 93,5% dei dottori di ricerca occupati a un anno dal conseguimento del titolo, rispetto al dato nazionale fermo al 91,2%.

Dal punto di vista della tipologia di formazione, i dottorati industriali, fiore all’occhiello dell’alta formazione Bicocca, raddoppiano la loro attrattività: li hanno scelti infatti il 16,2% degli studenti, dato in crescita sia come Ateneo (era il 14,7% nel 2022) sia, soprattutto, in confronto al dato nazionale (8,1 %).

“I risultati AlmaLaurea confermano che il dottorato in Bicocca forma profili altamente qualificati, pronti a contribuire all’innovazione nei diversi settori della società e dell’economia. – sottolinea Maria Luce Frezzotti, presidente della Scuola di Dottorato di Milano-BicoccaL’eccellente esito occupazionale delle dottoresse di ricerca è il segno concreto di una formazione che valorizza il talento senza barriere e guarda al futuro”.

Per i dottori di ricerca di Milano-Bicocca, inoltre, buone notizie anche dal punto di vista della tipologia contrattuale: il 29% ha un contratto a tempo indeterminato (24,8% a livello nazionale); la maggioranza lavora o nel settore privato (il 31%, 27,3 a livello nazionale) o nel non profit (7,6%, 2,9 dato nazionale). L’ottima performance dell’alta formazione dell’Università di Milano-Bicocca si riscontra anche nel Rapporto AlmaLaurea sui Master, svolto su un campione di 536 diplomati Bicocca nel 2024 (composto da 394 diplomati di primo livello e 142 diplomati di secondo livello) per il profilo formativo e 614 diplomati nel 2023 per l’analisi sulla condizione occupazionale a un anno dal conseguimento del titolo (481 di primo livello e 133 di secondo livello).

Il dato che spicca su tutti è quello relativo agli occupati dopo un anno dal conseguimento di un master di secondo livello d’Ateneo: sono il 94,4%, il 7,1% in più rispetto al dato nazionale dell’87,3%. Per i master di primo livello, il dato Bicocca è anche in questo caso superiore al dato nazionale (rispettivamente, l’83,2% e 81,6%). Altro dato da segnalare, la netta preferenza dei diplomati verso il settore privato (64,9% rispetto al 51,2% nazionale). La distribuzione di genere è in linea con il dato nazionale (63,6% di donne e 33,7% di uomini), con una maggioranza di diplomate nei master di primo livello di ambito umanistico (76,1%).

“I risultati estremamente positivi – dichiara Mario Mezzanzanica, prorettore per l’Alta formazione e per le attività del job placement di Milano-Bicocca – sono senz’altro il frutto dei percorsi formativi offerti dalla Bicocca Academy, caratterizzati da un’ elevata professionalizzazione e da un significativo valore culturale, capaci di rispondere efficacemente alle esigenze degli studenti, del mondo produttivo e delle istituzioni pubbliche”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).