
MILANO (ITALPRESS) – Campane a festa per i Millennials. Sono loro (70%) i grandi protagonisti dei viaggi di nozze 2024, ma età e tempi difficili non spengono il sogno né dei Nativi Digitali della Gen Z (8%), né degli inossidabili Boomer e Gen X (22%). Giunto alla sua seconda edizione, l’Osservatorio Viaggi di Nozze di CartOrange ridisegna la mappa cordiforme delle destinazioni e delle esperienze più ricercate in luna di miele, con un sorprendente ritorno del Sudamerica, oltre a una convinta riconferma dell’Estremo Oriente.
Due tendenze allineate anche all’andamento 2025. Il campione relativo all’ultima stagione è rappresentato da 1683 viaggi a tema prenotati e realizzati attraverso il leader italiano del mercato honeymooner, dove il budget medio risulta nel 2024 di 5.062 euro a persona (+5,3%) per un pacchetto di 15 giorni orientato al solo tour (55% dei casi, a fronte di un 30% che include un soggiorno relax a fine itinerario). L’identikit degli sposi corrisponde a una coppia di circa 38 anni – appartenente, dunque, alla generazione Millennial – già abituata a viaggiare fianco a fianco e, per questo, molto attenta a ogni dettaglio della propria luna di miele (significativa è però la crescita degli sposi over 50, pari al 17%).
Modalità ed entità dell’investimento riflettono d’altra parte la volontà di vivere un’esperienza memorabile, senza lesinare comfort, servizi personalizzati e momenti esclusivi, nonostante un buon 10% delle coppie promesse tenda oggi ad avere già figlie a coinvolgerli nel proprio viaggio, estendendo addirittura la possibilità ai propri buddymooner (6%). Soluzioni facilitate da una programmazione sempre più anticipata (154 giorni prima, rispetto ai 146 del 2023). L’azienda si conferma punto di riferimento nel dare forma ai sogni e ai desideri anche della Gen Z attenta al budget (spendono in media 4.068 Ç) e con una forte propensione alla personalizzazione, sceglie partenze ravvicinate al matrimonio, soprattutto nei mesi di giugno, settembre e ottobre. Le mete preferite? Giappone, Indonesia e Stati Uniti, con un occhio sempre aperto sull’estensione mare. Spicca l’uso della lista nozze digitale, scelta dal 22% di loro: un segnale chiaro della naturalezza con cui vivono l’esperienza anche online.
Se 12-16 giorni si confermano un periodo di tempo adeguato per staccare dalla routine (43% dei casi contro un 7% appena a favore di una vacanza da 22-26 giorni), così come per riuscire a immergersi in una nuova cultura o in un ambiente incontaminato, le partenze continuano però a essere concentrate fra i classici mesi di agosto e settembre: una scelta motivata in Italia dal tradizionale calendario delle ferie lavorative, ma anche dalle condizioni ambientali favorevoli delle mete predilette. Ciononostante, quest’anno la curva comincia a dare qualche segno di cedimento (2/3%) a favore della bassa stagione (con un picco a ottobre dell’11%), giustificabile in parte per la maggior attenzione al rapporto qualità/prezzo, ma anche per i benefici legati al viaggiare nei periodi meno affollati.
Non a caso il nuovo trend lascia emergere un format di viaggio più compatto – nel 22% dei casi fra i 7 e gli 11 giorni – condizionato da budget contenuti e ferie limitate, senza trascurare i vantaggi alternativi della bassa stagione. Anteponendo un soggiorno dinamico alla semplice esperienza balneare – il 55% dei pacchetti venduti non include più il mare – nella Top 10 delle destinazioni 2024 prevalgono dunque Paesi a forte vocazione esplorativa, scelti per la possibilità di esperienze autentiche, ma anche e soprattutto per l’impatto dei propri straordinari paesaggi: in ordine, Giappone (24% contro il 22% del 2023), Stati Uniti (11% contro il 12% del 2023) e Indonesia (stabile all’8%, ma ora in vantaggio di una posizione sul Sudafrica, che scende dall’8% al 6%), seguiti a maggior distanza da Thailandia (in crescita dal 3% al 4%), Maldive e Australia (entrambe in calo dal 4% al 3%), mentre entra all’ottavo posto in classifica un brillante Perù (2%), eguagliando il tasso di preferenza di Namibia e Tanzania. Escono dalla Top 10 Giordania (dal 4%) e Mauritius (dal 2%). Il Paese mediorientale risente delle tensioni geopolitiche, mentre Mauritius perde terreno anche a causa della mancanza di comode connessioni dirette.
Debutta il Perù (2%) grazie al suo appeal dinamico e coinvolgente, mentre l’Australia (3%) continua ad alimentare il grande sogno avventuroso, ma risulta penalizzata da costi e logistica. La Thailandia risale dal 3% al 4%, mostrando il carattere vincente di un’offerta in cui mare, cultura e cibo riescono a essere ben armonizzati beneficiando oltretutto del ritorno nel luglio 2024 del volo diretto Milano-Bangkok, tuttavia risulta frenata da prezzi percepiti elevati. Il Sudafrica (6%) supera Namibia e Tanzania grazie ai tour premium, mentre gli Stati Uniti calano leggermente (dal 12% all’11%), penalizzati da un’inflazione che non corrisponde a un miglioramento percepito dell’offerta. La regina indiscussa dei viaggi di nozze resta l’Asia, con il 44% (+ 38% l’anno precedente), spinta dalla versatilità delle esperienze garantite di mete come Giappone, Indonesia e Thailandia. L’Africa mantiene il secondo posto per aree di destinazione, ma cala leggermente dal 21 al 18% a causa di collegamenti aerei meno diretti e meno vantaggiosi nel rapporto qualità/prezzo rispetto ad altre aree nel mondo (Asia in primis), oltre che per una percezione spesso inadeguata del suo effettivo livello di sicurezza.
A fronte della leggera involuzione economica degli Stati Uniti, il Nord America (15%) riesce a conservare il suo status di ‘classico’ in virtù delle buone possibilità di combinare estensioni sia nei Caraibi che in Polinesia, confinando l’Oceania (5%) a una dimensione più di nicchia. Europa (stabile al 9%) e Medioriente (in calo dal 6 al 3%): nonostante la prima subisca a propria volta gli effetti di una crescente inflazione, la vicinanza territoriale delle destinazioni offre una valida alternativa in caso di viaggi nozze brevi o posticipati, o comunque per scali suggestivi da abbinare a tour verso altre aree continentali. Il Medioriente non riesce invece a fugare le insicurezze dovute ai conflitti regionali in corso e, laddove metta sul piatto mete alternative, queste risultano meno attrattive in termini di esperienze rispetto alle destinazioni di lungo raggio.
Non tutti gli italiani accordano però lo stesso livello di preferenza rispetto alle Top 10. Nel Nord-Est l’approccio risulta più sensibile alla diversificazione intercontinentale e all’inclusione di mete europee nelle tre ultime posizioni di classifica (Islanda, Norvegia e Grecia), mentre nel Nord-Ovest, il 2% del campione premia l’Argentina al 9° posto, incuneandola inaspettatamente fra Tanzania (3%) e Namibia (2%). Il Paese albiceleste ottiene un analogo risultato fra gli sposi del Centro Italia, sensibili anche al fascino del Grande Nord in virtù di una Norvegia al 5° posto in classifica, con ben il 4% delle preferenze. Sud e Isole, infine, accordano posizione di privilegio specificatamente alle metropoli di New York (ottava in classifica col 2% delle preferenze) e Dubai (nona col 2%), subendo il fascino di un’altra grande isola dell’Oceano Indiano: il Madagascar, decimo col 2% di preferenze. Chi vive all’estero mostra una percezione ancora più forte del Giappone come top destination (42%), ma porta nel cuore l’Italia (settima col 4% delle preferenze) e, in linea generale, predilige destinazioni sofisticate.
Nell’Osservatorio 2024 non può essere poi trascurato l’impatto generale del viaggio combinato rispetto alla meta prioritaria della luna di miele: incide per il 33% delle vendite (in particolare nel Nord-Ovest/Sud-Isole), quasi sempre con integrazione di una destinazione mare. Il dato, però, appare in leggera flessione su arco storico per via del generale aumento dei costi. In ordine decrescente nella Top 10 delle estensioni: Maldive (13%), Polinesia Francese (10%), Mauritius (7%), Thailandia (7%), Aruba (6%), Seychelles (5%), Indonesia (5%), Zanzibar (3%), Messico (3%), Isole Fiji (3%). In forte calo anche l’apertura della lista nozze in agenzia (15% contro il 23% del 2023), soluzione prediletta maggiormente nel Centro-Sud. Grazie all’articolata lettura favorita dal secondo Osservatorio di CartOrange, il mercato italiano dei viaggi di nozze lascia trasparire una sostanziale resilienza rispetto alle trasformazioni sociopolitiche ed economiche in corso, i cui effetti non paiono in grado di deviare o alterare nel 2025 la fotografia dell’ultima stagione di rilevamenti.
– foto xp2/Italpress –
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