Nella tarda mattinata di ieri, sabato 17 maggio, la Tenenza dei carabinieri di Dueville è stata teatro della cerimonia solenne di inaugurazione della statua del Carabiniere Attilio Franzan, Medaglia d’Oro al Merito Civile. Realizzata dallo scultore Alessandro Maggioni, l’opera, fatta di rame e alta circa 2 metri, rimarrà a testimonianza e ricordo del sacrificio del Carabiniere Franzan, al quale è intitolata la caserma dell’Arma di Dueville. Franzan, originario di Isola Vicentina, è simbolo dei valori che da sempre contraddistinguono l’Arma dei Carabinieri: amor patrio, coraggio, senso dell’onore e del dovere.
Ucciso dai partigiani slavi nel 1944, nel 2009 il conferimento della Medaglia d’Oro
Il militare fu ucciso nel penultimo anno della seconda Guerra Mondiale, mentre era in servizio a Bretto lnferiore (oggi Slovenia), dove unitamente ad altri commilitoni vigilava la centrale idroelettrica che forniva energia all’intera vallata. La sera del 23 marzo 1944, i partigiani slavi con l’inganno, catturarono il sottufficiale comandante del presidio e tenendolo sotto la minaccia delle armi si fecero aprire la porta della caserma. I carabinieri presenti, colti di sorpresa nel sonno, furono rapidamente sopraffatti e condotti sull’altopiano di Malga Bala. Franzan, unitamente agli altri carabinieri, venne rinchiuso in una stalla, subì disumane torture, fino a quando, dopo aver patito atroci sofferenze, venne barbaramente trucidato.
Il 27 marzo 2009 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al Carabiniere Attilio Franzan la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
La cerimonia: l’importanza di ricordare
Un sorvolo di un velivolo del 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Belluno ha aperto la cerimonia di ieri, alla quale hanno partecipato autorità civili e militari, oltre ai sindaci di Dueville e dei comuni limitrofi. Erano presente anche i familiari del Carabiniere Attilio Franzan ed una rappresentanza di alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Roncalli” di Dueville.
Il Cappellano Militare della Legione Carabinieri Veneto Don Corrado Tombolan ha benedetto la statua, ricordando che “… non ha futuro una società senza memoria…”. Poi ha preso la parola il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonello Giuseppe Moscati, il quale ha parlato dell’importanza di queste cerimonie che “oltre a saldare il rapporto dell’Arma con la popolazione, servono per non dimenticare chi nell’assolvimento del dovere ha dato, sino all’estremo sacrificio, la propria vita a difesa della collettività e degli ideali di pace e giustizia”. Dopo di che c’è stato l’intervento del Prefetto Vicario Teresa Inglese, che nel portare i saluti del Prefetto ha ringraziato i sindaci intervenuti.
