Inchiesta Presa Diretta su sorveglianza Covid, Turetta (CUB Veneto): “Regioni senza soldi per tamponi, agghiacciante”

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servizio Presa diretta su Covid
servizio Presa diretta su Covid

“Siamo basiti da quanto riportato durante la puntata di ieri 27 settembre di presa Diretta – afferma nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta, segretario Regionale CUB Confederazione Unitaria di Base del Veneto – . Il servizio andato in onda su Rai tre ha dato conto in modo puntuale di come Ministero della Salute e tutte le Regioni italiane, in combutta tra loro, con una circolare datata 27 gennaio 2021 abbiano volontariamente e deliberatamente abbassato gli standard della sorveglianza epidemiologica perché impreparate. Questo si apprende dalla agghiacciante testimonianza resa ai microfoni della Rai dall’allora direttore della Prevenzione presso il ministero della salute ossia Claudio D’Amario. Il quale riferisce di una drammatica riunione che si sarebbe tenuta il 24 e 25 gennaio con i delegati ministeriali e con tutti i rappresentanti degli enti regionali italiani. Una riunione della quale sarebbero conservati dei verbali dei quali però, rivela ancora Presa diretta non ci sarebbe più traccia. Ora stante la assoluta gravità di quanto emerso corre l’obbligo per la giunta regionale del Veneto e per i vertici della struttura amministrativa di palazzo Balbi fare chiarezza immediata sui contenuti e sulla natura di quegli incontri nonché sulla natura esatta delle richieste indirizzate, in primis da palazzo Balbi, al Ministero della Salute. Occorre altresì che la Regione faccia chiarezza sui verbali, eventualmente in suo possesso. E qualora ne sia sprovvista deve essere giustificata tale abnorme manchevolezza. Avere «scombussolato» la sorveglianza durante le prime fasi dell’epidemia è una accusa talmente grave che non ci sono aggettivi per definirla dopo i morti e i feriti da Covid-19 patiti fra la popolazione e tra i lavoratori, in primis quelli del comparto sanitario. Si tratta di uno scenario agghiacciante – conclude Turetta – rispetto al quale la Regione Veneto deve fare chiarezza all’istante, spiegando innanzitutto chi ha partecipato per conto della Regione veneto alla riunione del 24 e 25 gennaio”.