Incidente ambientale a Piscinas in Sardegna, allarme disastro: esposto di Codici e Codici Ambiente per fare chiarezza

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Incidente ambientale a Piscinas
Incidente ambientale a Piscinas

Nelle giornate passate, l’iconica spiaggia di Piscinas in Sardegna, celebre per le sue imponenti dune bianche, è stata teatro di un grave incidente ambientale. Un sversamento di sostanze metalliche di colore rosso ruggine, originanti dalle dismesse miniere di Montevecchio e veicolate dal Rio Irvi, ha compromesso le acque cristalline della zona.

Misure legali e ambientali in corso

L’incidente ha scatenato una pronta reazione da parte delle associazioni Codici e Codici Ambiente, che hanno annunciato un’azione legale per fronteggiare l’urgente problema ambientale. “Data la gravità della situazione, aggravata dall’apertura occasionale di due dighe per motivi di sicurezza che intensifica lo sversamento, è nostro dovere denunciare il deterioramento e l’inquinamento ambientale causati da questi detriti in mare,” hanno dichiarato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, e Giovanni Crimi, Presidente di Codici Ambiente. Le organizzazioni richiedono un’analisi dettagliata delle acque del Rio Irvi e del mare circostante per valutare l’entità del danno e le possibili ripercussioni negative sull’ambiente e sulla salute pubblica, avviando così le procedure per l’individuazione delle responsabilità e l’adozione di misure correttive.

Storia di un inquinamento prolungato

L’allarme sollevato dalle associazioni fa luce su una problematica di lunga data: il complesso minerario di Montevecchio, chiuso oltre tre decenni fa, è stato una fonte prolifica di piombo, zinco, argento, cadmio, rame e germanio. La mancanza di interventi di bonifica in un sito attivo per più di un secolo ha causato danni significativi all’ambiente e all’ecosistema marino. Nonostante gli sversamenti si verifichino da decenni, non sono state adottate misure efficaci per la sanificazione dell’area. Un precedente caso di invasione di fanghi rossi sulla stessa spiaggia aveva già evidenziato la difficoltà delle autorità locali e di Igea nel gestire la situazione, lasciando irrisolto il problema. Di recente, un’ispezione effettuata dalla Capitaneria di Porto di Oristano il 25 marzo non ha segnalato “fenomeni visivi di inquinamento marino”, nonostante le evidenze contrarie segnalate dalle associazioni ambientaliste.

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Fonte: Allarme disastro ambientale in Costa Verde, esposto di Codici e Codici Ambiente per fare chiarezza , Codici.org

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