Incontro di Legambiente a Schio: “Stop consumo del suolo”

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piantare alberi suolo schio

Nei giorni scorsi si è tenuto presso la sala teatro parrocchiale di SS. Trinità a Schio una serata informativa sulla necessità di avere cura del suolo. “Ci ha guidati nelle riflessioni – spiega la sezione locale di Legambiente -, portando la sua competenza e capacità espositiva, l’architetto Renzo Priante, esperto di progettazione urbanistica e conoscitore della situazione idrogeologica della nostra zona. 

Ciò che è stato ribadito – proseguono dal circolo Valleogra Schio – è che siamo in un’epoca di emergenza ambientale e climatica che ci impone un cambio radicale di rotta e non possiamo più permetterci di perdere altro suolo e altro tempo. In questo quadro è stata sottolineata l’importanza del suolo naturale per limitare le conseguenze del cambiamento climatico perché, oltre a fornire il cibo, sequestra il carbonio, assorbe l’acqua e la rilascia lentamente nella falda, regola il microclima limitando l’intensità delle bolle di calore.

Proprio per questo non si può più proseguire nell’ottica miope di uno sviluppo pensato decenni fa, con pianificazioni obsolete basate su previsioni che non sono più valide”.

Il circolo ritorna sulla vicenda (leggi qui) della costruzione di un nuovo edificio commerciale a Schio. “Non si è messa in dubbio la liceità di questo intervento, ma si è sottolineato come, nella situazione climatica attuale e futura, si debbano cambiare i piani regolatori e soprattutto si deve preferire il ripristino dell’esistente rispetto al costruire ex novo.

Inoltre, sono stati evidenziati molti esempi di corretti interventi urbanistici, come la rinaturalizzazione dei terreni compromessi come compensazione di nuovo suolo consumato, che permetterebbero alle città di proteggersi meglio dagli effetti dei cambiamenti climatici.

Si chiede quindi ai decisori pubblici e agli investitori privati di valutare ogni volta se le decisioni prese rispondono ai principi di responsabilità ambientale e sociale nei confronti delle future generazioni”.