Indennizzi Fir a soci azzerati banche, prof. Bettiol ha la soluzione: “Scorporare controversie e ripartire residuo effettivo. Le associazioni si compattino”

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Ieri, 27 marzo 2023, ho incontrato il prof. avv. Rodolfo Bettiol per fare delle verifiche su una mia ipotesi di soluzione per ripartire tra i soci delle banche fallite il residuo del FIR, oltre che delle interviste su vari argomenti (guerra in Ucraina, Schlein, manifestazioni in Francia ed Israele), che poi ViPiu.it pubblicherà.

Con la mia modesta conoscenza dei problemi prima delle banche venete, BPVi e Veneto Banca, e delle altre quattro (Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieri) di fatto fallite e, poi, di quello che si era abbattuto sui soci incolpevoli che hanno visto azzerare in un battibaleno il valore delle loro azioni, giorni fa avevo indicato, in alcuni incontri pre amministrative di Vicenza, ad alcuni esponenti politici, in primis l’on. Enrico Cappelletti (M5S) e il candidato sindaco di centrosinistra Giacomo Possamai, una strada percorribile per sbloccare la situazione del riparto dei circa 545 milioni di euro ad oggi non finiti nelle tasche dei danneggiati, ma chissà dove.

Basterebbe, suggerivo per le loro verifiche più attente, scorporare gli importi delle controversie, che riguardano, a vario titolo tra i 1.000 e i 4.800 soci, dal residuo parziale e determinare, quindi, quello, leggermente più basso ma effettivo, sul quale un provvedimento di legge possa intervenire per obbligarne la distribuzione tra gli oltre 140.000 soci che la Commissione tecnica della Consap ha ritenuto nel pieno diritto di ricevere gli importi precedenti, salvi i diritti di chi sta aspettando l’esito finale dei ricorsi al Tar o di trattative parallele di alcune associazioni.

Per avere conferma o smentita di questa mia ipotesi ho intervistato ieri, 27 marzo, il professor Rodolfo Bettiol che, da giurista e avvocato, ha più volte indicato la via per arrivare a indennizzare le vittime del crac delle sei banche, di cui, sempre a mio modesto parere, sono responsabili non solo gli imputati/condannati, finora non definitivamente, ma anche altri indagati e indagabili ma non imputati e un sistema che ha consentito che crollassero banche alle quali i soci avevano affidato i loro patrimoni, spesso risparmi di una vita, sicuri che fossero ben garantiti dagli organi delle stesse ma, anche e soprattutto, da quelli di controllo, Banca d’Italia e Consob.

Quello che ha detto il prof. avv. Rodolfo Bettiol (il video realizzato è nella copertina di queste note come tutti i video di nostra produzione ed è possibile vederlo anche sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sulla omonima applicazione disponibile gratuitamente sia su Android che su iOs), mi conforta ma, soprattutto conforta le speranza di chi, in Italia, Veneto e Vicenza, aspetta di avere quanto spetta, meno di quanto hanno perso, ma il 50% circa in più di quello che hanno ricevuto.

Purché, ecco l’appello finale di Rodolfo Bettiol, una volta tanto le associazioni lavorino compatte per l’obiettivo senza ostacolarsi a vicenda per mettere il proprio cappello su un provvedimento piuttosto che un altro.

È ovvio che non posso non condividere quest’appello ma uno lo rivolgo io ai politici nazionali perché operino per la via indicata dall’accademico padovano, purché non ne vedano altre concrete e subito percorribili, e ai politici e candidati locali, specialmente quegli impegnati in elezioni amministrative, tra cui la tornata elettorale di Vicenza, perché chiariscano la loro posizione e si diano da fare per determinare e ripartire il residuo tra gli aventi diritto.