Ieri abbiamo riportato una nota di Andrea Arman, presidente del Coordinamento don Torta, tra i principali fautori dell’attuale più che zoppicante legge 145 che istituisce e regola il Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori), col titolo “Arman e don Torta difendono il Fir e il “30% erogato” (?) ma confermano le divisioni letali tra le associazioni. Apprezzamento verso Zanettin ma segnalato un suo errore“.
L’onorevole vicentino Pierantonio Zanettin, ex socio e conoscitore di entrambe le Popolari venete e da tempo attivo per supportare i diritti ha prontamente replicato.
“Ringrazio l’avv. Arman per avermi subito segnalato, con spirito costruttivo, una inesattezza contenuta all’interno di uno degli emendamenti che ho presentato alla legge di bilancio.
In effetti il testo letterale di quell’emendamento, se approvato, potrebbe generare degli equivoci interpretativi.
Ovviamente il mio intento è quello di migliorare la condizione dei risparmiatori, che hanno fatto domanda di indennizzo, e non di peggiorarla.
È, quindi, certamente opportuno sostituire le parole “ultimo valore riportato nel rendimento titoli”, con “al prezzo medio di carico riportato nell’ultimo dossier titoli”.
Sarà mia cura precisarlo in Commissione Bilancio non appena inizierà la discussione sugli emendamenti.
Per quanto riguarda invece un giudizio sul FIR, non posso negare di considerarlo un prodotto scadente.
Per questo, come legislatore, mi sto impegnando, con le mie forze, che sono assai modeste, per migliorarlo.
Sono tuttavia convinto che, se gli esponenti del governo, e le stesse associazioni dei risparmiatori, evitassero di darsi quotidianamente e reciprocamente delle (metaforiche) randellate sulla testa, si potrebbe lavorare sul dossier con maggiore profitto“.
