
In data 23 luglio 2018, una cinquantina di residenti di Via Leone e delle zone limitrofe a Borgo Berga hanno presentato un Esposto in Procura preoccupati dall’ipotesi di dissequestro del Lotto E e dall’eventualità che si dia seguito alla realizzazione dei 12 condomini previsti dal progetto del 2009.
Basandosi sulla Tavola 10 (qui Estratto di progetto Tav. 10 Lotto “E”) e Tavola 17 del PIRUEA essi evidenziano una serie di aspetti negativi conseguenti alla possibile lottizzazione:?	Un pesante intervento sugli argini che verranno rialzati di 3 metri (da 32 a 35).
? 	L’innalzamento del piano di imposta dei fabbricati (quota zero di  progetto) di circa 4-5 metri rispetto al piano campagna, allo scopo di  ottenere parcheggi privati non conteggiabili ai fini urbanistici.
?	 Occupazione della fascia di rispetto idraulica di 10 metri dal piede  esterno dell’argine attuale, con materiale di riporto e costruzioni.
? 	La mancanza di assoggettamento del progetto alla valutazione di  compatibilità idraulica e l’assenza di vasche di laminazione per  compensare l’aumentata impermeabilità del suolo.
Oltre a ciò, i  residenti si sono rivolti al Prof. Luigi D’Alpaos al quale hanno chiesto  di esprimere un parere sulla sicurezza idraulica del sito. Ne hanno  ricavato un documento estremamente interessante e circostanziato che, in  estrema sintesi, giudica inadeguate le indagini condotte da Beta Studio  nel 2003 con riferimento sia alle situazioni esaminate, sia allo schema  di calcolo utilizzato, e dimostra la necessità di sviluppare  un’indagine approfondita sul dimensionamento delle reti di drenaggio,  tenuto conto delle importanti modificazioni di quota previste per i  terreni edificati. (allego copia a beneficio degli Uffici preposti).  Prendo quindi a riferimento il su detto esposto per svolgere alcune  considerazioni e interrogare nel merito il Sindaco Francesco Rucco e l’assessore Lucio  Zoppello.
I.	Considerato che parte del nuovo Tribunale, dell’edificio  che sorge sul Lotto A e parte dei fabbricati compresi nei lotti BCD,  nonché i terrapieni posti a ridosso dei muri perimetrali di quest’ultimi  risultano occupare la fascia di rispetto fluviale in contrasto con  l’art. 96 del R.D. 523/1904 e Visto che tale circostanza è stata  rilevata anche dal Tribunale del Riesame in data 23.5.2017: “… la  violazione esiste perché parte dei fabbricati risulta costruita ad una  distanza inferiore ai 10 metri”, CHIEDO: per quale ragione gli Uffici  tecnici del Comune di Vicenza non hanno mai sanzionato l’abuso edilizio?
II. 	Riguardo al Lotto “E” ancora inedificato, la Tav. 10 del PIRUEA 2009  (che allego) colloca parte dei nuovi fabbricati all’interno della fascia  di 10 metri di rispetto fluviale. Considerato che i residenti hanno  segnalato la cosa in Procura per aggravamento del rischio idraulico,  CHIEDO: quali misure intende porre in essere questa Amministrazione per  la salvaguardia idrogeologica e la tutela dei cittadini?
Il Consigliere di Coalizione Civica – Ciro Asproso
            
		


































