NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Istituto Italiano di Cultura di New York diretto da Claudio Pagliara, ha ospitato l’inaugurazione di “inVisibili. Le pioniere del cinema”, una mostra che restituisce protagonismo alle donne che, sin dagli albori della settima arte, hanno contribuito in modo decisivo alla nascita e allo sviluppo del linguaggio cinematografico. L’evento si è aperto alla presenza del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e del presidente di Cinecittà, Antonio Saccone, che abbiamo intervistato al termine della presentazione.
La mostra – visitabile dal 14 novembre 2025 al 30 gennaio 2026 – nasce con l’obiettivo di riportare alla luce le storie di diciassette figure femminili che, tra i primi anni del Novecento e gli anni Quaranta, hanno lasciato un segno profondo in un settore che troppo spesso la storiografia ha raccontato declinato al maschile. Attrici, sceneggiatrici, registe, montatrici, produttrici: donne che non solo hanno attraversato la scena cinematografica, ma l’hanno modellata con audacia, competenza e una sorprendente modernità di sguardo.
Durante la conferenza stampa, Borgonzoni e Saccone hanno ricordato come il cinema muto, in Italia come negli Stati Uniti e in Francia, fosse un terreno straordinariamente fertile per la creatività femminile. All’epoca, negli USA, le sceneggiatrici superavano numericamente i colleghi uomini in rapporto di dieci a uno: un dato clamoroso, quasi cancellato dalla memoria storica. L’esposizione vuole quindi restituire visibilità a quel patrimonio nascosto, grazie a un lavoro di ricerca capillare condotto tra archivi, riviste d’epoca, documenti privati e persino pellicole ritrovate in forma frammentaria.
Il percorso espositivo è costruito come un viaggio cronologico che si apre con Elvira Notari, prima grande regista italiana — di cui quest’anno ricorre il 150º anniversario della nascita — e si chiude con la doppiatrice Rosetta Calavetta, voce iconica del cinema italiano del dopoguerra. Tra queste due figure si dipana un mosaico di storie sorprendenti: artiste che hanno fondato case di produzione proprie, innovatrici che hanno sfidato convenzioni sociali e narrative, protagoniste che hanno reinterpretato il ruolo della donna sullo schermo e dietro la macchina da presa.
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(Video di Stefano Vaccara)
































