
MONTREAL (CANADA) (ITALPRESS) – E’ George Russell il poleman del Gran Premio del Canada e, come accaduto nel 2024, domani si ritroverà in prima fila accanto a Max Verstappen. Per il pilota della Mercedes è infatti la seconda pole consecutiva su questa pista: se lo scorso anno aveva battuto l’alfiere della Red Bull soltanto per aver fatto segnare il miglior tempo (1’12″000) prima del suo avversario, questa volta sono stati centosessanta i millesimi di secondo che separano l’inglese (1’10″899) dall’olandese (1’11″059). Russell ha conquistato la sesta pole della carriera, la prima del 2025; per la Mercedes è la pole numero 142, la sesta nel Gran Premio del Canada. L’altra Mercedes, quella di Andrea Kimi Antonelli, partirà in seconda fila con il quarto tempo (1’11″391), preceduta dalla McLaren del leader del campionato Piloti, Oscar Piastri, terzo in 1’11″120.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Russell da Summer McIntosh. La nuotatrice canadese ha vinto tre medaglie d’oro (200 farfalla, 200 misti e 400 misti) e una d’argento (400 stile libero) ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Pochi giorni fa, fra l’8 e il 12 giugno, Summer ha stabilito tre primati del mondo nel corso dei trials canadesi, svoltisi a Victoria: 400 stile libero, 200 misti e 400 misti.
Nella terza sessione di prove libere la Soft è stata ancora una volta la protagonista assoluta, con la maggior parte dei piloti (Verstappen, Antonelli, Russell, Stroll, Alonso, Colapinto, Gasly, Lawson, Hadjar, Albon, Sainz, Hulkenberg e Bortoleto) che hanno usato solamente la C6, al netto di chi – le coppie di Mercedes, Aston Martin e Racing Bulls – ha effettuato il rodaggio di uno o più set di Hard. In qualifica c’è stato un utilizzo molto più esteso della norma della mescola Medium, con otto piloti (Verstappen, Antonelli, Russell, Stroll, Alonso, Colapinto, Gasly e Albon) che hanno montato uno o più set di C5 a scapito del tradizionale impiego della mescola più morbida a disposizione. “Una qualifica ricca di emozioni, come sempre più spesso accade nella Formula 1 di oggi: in 27 secondi alla fine di Q3 abbiamo avuto quattro cambi del poleman – l’analisi di Mario Isola direttore Motorsport Pirelli -. Capita molto raramente di vedere un pilota fare la pole position con la Medium – l’ultima risale al GP Portogallo 2020, con Lewis Hamilton e oggi abbiamo avuto 4 piloti segnare il miglior tempo in Q3 con la C5 – in una qualifica sull’asciutto ma questo era uno scenario che si è via via fatto più realistico durante lo svolgimento del fine settimana. Non è un caso che molti piloti abbiano lavorato esclusivamente sulla Soft, vuoi per cercare di capire come estrarne il picco della prestazione vuoi, appunto, per conservarsi delle Medium nuove per la sessione decisiva per la griglia. Sin dal suo debutto a Imola abbiamo visto come la C6 abbia una differenza di prestazione rispetto alla C5 piuttosto ridotta, diciamo nell’ordine del decimo/decimo e mezzo, e che offre il massimo della prestazione in una finestra più limitata – ha aggiunto Isola -. Anche qui a Montreal abbiamo visto che diversi piloti hanno preferito sfruttare al massimo qualcosa di ben conosciuto come la C5 piuttosto che avventurarsi alla ricerca di quel quid di prestazione in più che poteva dare la C6, trovandosi inoltre più a loro agio con una mescola che dava maggior fiducia nell’affrontare un tracciato pieno di insidie – fra cordoli e muretti – come questo. Ne è derivata appunto una classifica di Q3 con quattro tondi gialli nella colonna delle gomme utilizzate per il miglior tempo assoluto di ciascun pilota. L’aver esteso la gamma delle mescole 2025 sta avendo anche una conseguenza indiretta, vale a dire offrire una maggior varietà di approcci fra squadre e piloti nell’utilizzo delle gomme durante il fine settimana, il che avrà dei riflessi in gara. Dal punto di vista delle strategie, pensiamo che la doppia sosta rimanga l’opzione più plausibile, privilegiando l’impiego di Medium e Hard. La sosta singola è teoricamente valida ma non dovrebbe pagare, considerato che qui i sorpassi sono possibili e il tempo perso in pit-lane per il cambio gomme è piuttosto limitato (circa 18″)”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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