
Comunicato ufficiale > Si è chiusa con numeri importanti e una partecipazione calorosa la prima edizione dell’ITALIA-AMERICA Friendship Festival, che dal 12 al 14 settembre ha animato Vicenza con più di 30 appuntamenti diffusi in città.
Sono 2.500 gli spettatori hanno seguito gli eventi in tutto il centro storico – dalla Basilica Palladiana al Teatro Comunale, dal Palladio Museum alla Biblioteca Internazionale La Vigna, fino a Palazzo Bonin Longare – senza contare i numerosi partecipanti che hanno animato gli appuntamenti sportivi, tra football e baseball, allo stadio comunale.
La Basilica Palladiana, cuore pulsante della manifestazione e della città, ha registrato un’affluenza crescente lungo l’intera tre giorni, con una successione di incontri e conferenze che hanno visto una presenza costante di pubblico, con numeri importanti non solo da Vicenza ma anche dalle altre province del Veneto.
Il Festival ha proposto un viaggio attraverso i legami culturali, artistici, economici e sociali che da oltre due secoli sono oggetto di dialogo tra Italia e Stati Uniti: incontri dedicati a letteratura, musica, arte e architettura, ma anche a economia e sport, si sono alternati con masterclass enogastronomiche, spettacoli e momenti di confronto internazionale.
Tra i protagonisti della prima edizione, figure di spicco come Federico Faggin, Alessandro Vanoli, Matteo Nucci, Massimo Montanari, Giovanni Villa, Paolo Massobrio, Andy Luotto, Nicol, Marco Follini, insieme a tanti altri ospiti che hanno contribuito a rendere unico il programma.
“In questi tre giorni, l’ITALIA-AMERICA Friendship Festival è riuscito a fare esattamente
quello che si proponeva: creare una riflessione sul rapporto tra due culture e due popoli, prima che tra due Paesi. Un’indagine culturale che ha portato a Vicenza bellissimi nomi in una pluralità di campi, offrendo ai vicentini l’occasione di scoprire o approfondire autori, riflessioni, ricerche.
In forma quasi sempre gratuita, eppure senza pesare sui bilanci comunali visto che il Festival si è autofinanziato”, spiega Jacopo Bulgarini d’Elci, direttore e ideatore del Festival.
“Come ho detto più volte, compito della cultura è costruire ponti e alimentare dialogo, non alzare muri. Anche se viviamo in tempi orribili – anzi forse proprio perché viviamo in tempi orribili, e con tensioni e incomprensioni per tanti versi inediti tra Europa e Stati Uniti. Partendo da valori come umanità, curiosità, apertura, che abbiamo celebrato in questi bellissimi tre giorni. Animando la nostra Basilica di eventi, voci, partecipazione”.
Un ringraziamento speciale va ai partner e sponsor che hanno reso possibile la realizzazione del Festival, consentendo di mantenere quasi tutti gli appuntamenti a ingresso gratuito.
Promosso dal Comune di Vicenza, da NIAF – National Italian American Foundation, dal Consolato degli Stati Uniti d’America in Italia e dall’associazione Vicentini nel Mondo, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, il Festival è organizzato dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza con la direzione artistica e progettuale di Jacopo Bulgarini d’Elci.
Partner e sponsor principali del progetto sono Enel, MTI – Medical Tourism Italy, Confindustria Vicenza, Gruppo Save, Polo Marconi, Gruppo ICM, FITT, Azimut e Zamperla.
Sponsor tecnici: Serenissima Ristorazione e i consorzi per la tutela del vino della provincia di Vicenza: Consorzio Tutela Vino Lessini Durello DOC, Consorzio Tutela Vini DOC Colli Berici e Vicenza, Consorzio Tutela Vini DOC Breganze, Consorzio Tutela Vini Gambellara.